Analisi Tecnica – Juventus: quadro grafico negativo nel medio/breve periodo

Le quotazioni dei titoli della squadra di calcio bianconera rimangono sotto pressione e non lontane dal minimo dell’ultimo mese a 1,2165 euro, nonostante il consolidamento del primato nel campionato italiano di Serie A dopo prima giornata del girone di ritorno.

L’eventuale cedimento, confermato in chiusura di seduta, di questo livello potrebbe così favorire la continuazione dell’attuale movimento ribassista, con possibile rapida discesa fino al successivo supporto individuabile a 1,1899 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Fabio Paratici potrebbero poi scivolare velocemente verso un primo obiettivo individuabile a 1,161 euro, al di sotto del quale il successivo target è posizionabile a quota 1,132 euro.

Un primo segnale di speranza per i corsi delle azioni Juventus potrebbe, invece, arrivare dal superamento di una prima resistenza statica posizionata a 1,248 euro in quanto il conseguente allentamento della pressione dei venditori potrebbe favorire un allungo in direzione della successiva barriera individuabile a 1,2843 euro. L’eventuale breakout di questa resistenza dinamica (media mobile a 100 sedute) potrebbe poi spingere le quotazioni dei titoli del gruppo torinese verso gli obiettivi rialzisti individuabili rispettivamente a 1,303 euro, il primo, e a 1,323 euro, il secondo.

La performance dei titoli Juventus da inizio anno è pari a -0,8% (+27,5% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 2 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 1,35 euro, con un potenziale rialzista del 9,2 per cento.

Quotazione di riferimento: 1,2365 euro

 

+7,0% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 1,323 euro;

+5,4% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 1,303 euro;

+3,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 1,2843 euro;

+0,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 1,248 euro;

 

-1,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 1,2165 euro;

-3,8% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 1,1899 euro;

-6,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 1,161 euro;

-7,9% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,138 euro.