Il Gruppo milanese si prepara a proseguire il proprio percorso di crescita dopo aver intrapreso negli ultimi anni un riposizionamento del business con un maggiore focus verso i settori considerati strategici. L’obiettivo di medio-lungo periodo è quello di raggiungere quota 300 milioni di fatturato, dopo i forti risultati ottenuti negli ultimi anni. I risultati dei primi nove mesi del 2019 hanno visto ricavi in aumento del 17% a 138 milioni e un forte incremento della marginalità con un Ebitda a 30 milioni, mantenendo una solidità finanziaria che garantisce le risorse necessarie agli investimenti a sostegno dello sviluppo futuro.
- Il presidente di SAES Getters, Massimo Della Porta, illustra le priorità strategiche
- Il business storico del Gruppo
- Il settore Medicale
- Il business più innovativo dei Chemicals
- Il Packaging, un settore dalle grandi potenzialità
- I risultati al 30 settembre 2019: più ricavi e scatto dei margini
- Lo scenario per i prossimi anni: target 300 milioni di fatturato
- Borsa: sui massimi da oltre 10 anni
“Proseguire il nostro percorso di crescita sia a livello organico sia attraverso acquisizioni, con l’ambizioso obiettivo di raggiungere il target dei 300 milioni di fatturato nel medio-lungo periodo”.
Sono queste le priorità strategiche individuate da Massimo Della Porta, presidente di SEAS Getters, società leader in una molteplicità di applicazioni scientifiche e industriali che richiedono anche condizioni di alto vuoto.
Una strategia che da oltre 70 anni si basa sulla costante innovazione di prodotto, in grado di garantire una diversificazione tecnologica che sappia mantenere e rafforzare i settori storici, sviluppando al contempo nuovi core-business.
Negli ultimi anni, il Gruppo ha intrapreso un riposizionamento volto a una maggiore focalizzazione verso il rafforzamento dei settori strategici in cui ha sostenuto i maggiori investimenti.
In tale ottica si deve leggere la cessione del business della purificazione dei gas, avvenuta nel 2018, che ha dotato il Gruppo di ulteriori risorse per avviare un rinnovato e importante processo di crescita, grazie alla plusvalenza netta di circa 230 milioni.
E i risultati dei primi nove mesi del 2019 sembrano confermare la bontà della strategia intrapresa, mantenendo una solidità di fatturato e risultati operativi di rilievo. I ricavi sono aumentati del 17% a 137,5 milioni, accompagnati da un significativo incremento della marginalità con un Ebitda pari a circa 30 milioni.
Lo scenario per i prossimi anni si conferma positivo grazie all’ulteriore sviluppo di alcuni dei business più consolidati che continuano a evidenziare tassi di crescita rilevanti, oltre alle importanti opportunità in segmenti come il Packaging Avanzato.
Risultati e prospettive apprezzate anche dal mercato, con il titolo reduce da un 2019 brillante a Piazza Affari guadagnando un 67% che ha riportato SAES Getters su livelli di prezzo precedenti alla crisi finanziaria.
Il presidente di SAES Getters, Massimo Della Porta, illustra le priorità strategiche
“Proseguire la nostra strategia espansiva con investimenti bilanciati per sostenere la crescita organica e lo sviluppo per linee esterne, focalizzando i nostri sforzi sul rafforzamento dei settori a cui abbiamo destinato le maggiori risorse negli ultimi anni”.
Sono queste, ricorda il presidente di SAES Getters, Ing. Massimo della Porta, “le priorità strategiche su cui stiamo lavorando, in uno scenario che ci consente di essere ottimisti sul raggiungimento dei nostri obiettivi di medio periodo, pur mantenendo la cautela necessaria dovuta al contesto di incertezza e di tensioni su scala internazionale”.
Una strategia che dovrebbe consentire al Gruppo di raggiungere l’ambizioso target di circa 300 milioni di fatturato nel medio-lungo periodo.
Il tutto grazie “a una buona solidità finanziaria e alla capacità di generare cassa che dovrebbero garantirci le risorse necessarie per gli investimenti a sostegno della crescita”.
Il business storico del Gruppo
“La divisione Metallurgy attualmente conta per circa 62-63 milioni di fatturato (circa il 35% del totale), con la possibilità nel prossimo triennio di mantenere una crescita costante e progressiva a un singolo digit, grazie soprattutto alle applicazioni nel segmento della telefonia”.
La parte legata alla telefonia è prevista infatti in forte crescita, grazie soprattutto alle opportunità di sviluppo in Asia; il segmento Sicurezza e Difesa, che ha una forte esposizione negli Stati Uniti, è previsto invece mantenere una sostanziale stabilità.
Per quanto riguarda la divisione dei sistemi da vuoto, che attualmente genera circa 11-12 milioni di ricavi, i mercati geografici di riferimento sono soprattutto l’Europa, oltre a Giappone e Cina. “Contiamo di poter incrementare sensibilmente il fatturato nel prossimo triennio grazie a un mix di crescita organica e per linee esterne, in un business che presenta margini storicamente molto elevati”, spiega il presidente.
Il settore Medicale
“La business unit Medical viene da un’espansione molto forte negli ultimi anni, con tassi di crescita organica a doppia cifra nel 2018, replicati anche nei primi nove mesi dello scorso esercizio, riuscendo a erodere quote di mercato ai nostri competitor” commenta l’Ingegnere.
“Ragionevolmente, nei prossimi anni l’espansione in tale settore avverrà a un ritmo leggermente più contenuto e in linea al mercato (circa il 5-7%), con l’obiettivo di raggiungere i 100 milioni di fatturato dagli attuali 85 milioni”.
I primi nove mesi del 2019 hanno registrato un forte incremento dei volumi, mentre l’ultima parte dell’anno ha visto un rallentamento di alcuni prodotti e un mix meno favorevole, dovuti a un problema di overstock su alcuni clienti.
“Un problema comunque non strutturale ma legato a fattori esogeni. Prevediamo una normalizzazione di tale effetto, con una marginalità attesa sostanzialmente stabile sui nostri livelli storici anche in futuro”.
Il business più innovativo dei Chemicals
La divisione Chemicals “potrebbe ragionevolmente aumentare la propria dimensione dagli attuali 10-11 milioni, anche grazie alle vendite dei materiali innovativi sviluppati dalla joint venture Flexterra, la start-up costituita a fine 2016, e destinati alla realizzazione di display flessibili”.
Il Packaging, un settore dalle grandi potenzialità
Un discorso a parte merita il mondo del Packaging, un business dalle dimensioni ancora contenute per il Gruppo, ma dalle forti potenzialità di crescita. “Attualmente il Packaging vale circa 10 milioni del nostro fatturato, ma grazie alla dinamicità e alle opportunità offerte dal mercato potrebbe arrivare fino a 50 milioni nei prossimi anni”, afferma il presidente di SAES Getters.
Il Gruppo infatti si prepara a un’espansione del business sia a livello organico che tramite acquisizioni, dopo aver avviato nella seconda metà del 2018 una revisione del portafoglio prodotti che ha comportato l’uscita di quelli non strategici e a minore marginalità.
“Tale segmento presenta una marginalità inferiore rispetto ai nostri altri business, che quindi deve essere compensata con maggiori volumi”, spiega della Porta. “Noi siamo comunque in grado di immettere sul mercato prodotti molto innovativi, che presentano una marginalità media più elevata rispetto a quella del settore (quest’ultima si attesta nell’intorno del 10-15%)”.
A conferma della valenza strategica di tale business, negli scorsi mesi la società ha annunciato l’avvio di due importanti partnership, con Novamont e con Sacchital, per lo sviluppo di soluzioni innovative nell’ambito di imballaggi sostenibili, in risposta alla crescente domanda di ridotto impatto ambientale e di altissime prestazioni funzionali.
I risultati al 30 settembre 2019: più ricavi e scatto dei margini
Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi consolidati di SAES Getters sono aumentati del 16,7% a 137,5 milioni (+11,7% a parità di cambi) rispetto al pari periodo del 2018.
Lo sviluppo è stato trainato dal business Medical (+23,5%) e dalle Industrial Applications (+16%), in particolare gli Electronic Devices (+30,5%) e le SMA Industriali (+55,7%).
Un andamento che ha nettamente controbilanciato la flessione del business Packaging (-18,3%) a causa della già citata razionalizzazione del portafoglio prodotti.
Nella gestione operativa l’Ebitda è aumentato del 54,3% a 29,9 milioni, con un’incidenza sul fatturato in aumento al 21,7% (+530 basis point), grazie alle performance dei business sopra indicati e al contributo per 1,1 milioni derivante dalla prima applicazione dell’IFRS 16.
Inoltre, il dato ha beneficiato di una plusvalenza verso parte correlata di 2,3 milioni, mentre nei 9 mesi 2018 era stato rilevato un contributo a fondo perduto per 1,2 milioni concesso dallo Stato del Connecticut a Memry Corporation.
L’Ebit mostra un incremento del 69% a 22,9 milioni, con un margine salito al 16,7% (+520 basis point).
Il periodo si è chiuso con un utile netto da attività continue più che triplicato a 17,7 milioni rispetto ai 5,7 milioni rilevati nei 9 mesi 2018, sostenuto anche dal passaggio in positivo della gestione finanziaria netta e dalla riduzione del tax rate.
Includendo il risultato delle attività in dismissione, pari a 239,3 milioni nei 9 mesi 2018 per effetto della plusvalenza netta derivante dalla cessione del business purificazione gas, il risultato netto passa da 244,9 a 17,9 milioni.
Dal lato patrimoniale, la liquidità netta al 30 settembre 2019 è scesa a 111,8 milioni rispetto ai 223,3 milioni rilevati a fine 2018.
Una variazione riconducibile principalmente all’Opa lanciata su azioni proprie nella primavera del 2019 (-93,4 milioni), al pagamento di dividendi (-16,6 milioni) e al Capex (-17,8 milioni), parzialmente compensati dalla generazione di cassa operativa.
Lo scenario per i prossimi anni: target 300 milioni di fatturato
“I risultati dei primi nove mesi dell’esercizio consentono di mantenere aspettative positive anche per l’ultima parte dell’anno, nonostante gli ultimi mesi siano stati leggermente più deboli, a causa di un product mix meno favorevole” dichiara l’Ingegnere.
“Veniamo da una serie di trimestri molto forti e nonostante il lieve rallentamento registrato a novembre-dicembre, per l’intero esercizio 2019 siamo fiduciosi di poter raggiungere una crescita double-digit dei ricavi a 180 milioni”.
I margini sono attesi sostanzialmente in linea all’andamento dei primi nove mesi. Secondo il consensus, l’Ebitda è previsto a circa 35 milioni, mentre l’utile netto potrebbe toccare quota 20 milioni.
Per quanto riguarda il 2020, “abbiamo come obiettivo quello di continuare a crescere grazie alle iniziative che abbiamo posto in essere”, afferma l’Ing. della Porta. Nel medio-lungo periodo, l’obiettivo strategico del Gruppo sono i 300 milioni di ricavi.
Borsa: sui massimi da oltre 10 anni
SAES Getters ha chiuso un 2019 brillante a Piazza Affari, mettendo a segno un guadagno di circa il 67% rispetto al +28% del Ftse Italia Star.
In particolare, il titolo ha beneficiato di un deciso rally dopo l’estate in concomitanza alla forte crescita dei risultati, fino a toccare un massimo a fine novembre di 33,45 euro.
Da allora le azioni del gruppo hanno leggermente ritracciato mantenendosi comunque in area 30 euro, livello di prezzo che non si vedeva da oltre 10 anni.