L’Amministratore delegato di Saipem, Stefano Cao, ha rilasicato nel week end un’intervista in cui ha sottolineato i piani della società per giocare un ruolo da protagonista della transizione energetica.
“Circa il 70% del nostro backlog è fatto di progetti che non sono strettamente correlati al prezzo del petrolio. Dei 19 miliardi di nuovi ordini che abbiamo acquisito nel 2019 una gran parte è proprio legata alla transizione energetica”, la maggior parte dei quali legati a gas, rinnovabili e alla rimozione di infrastrutture legate alle energie tradizionali.
Per quanto riguarda i risultati, nel 2020 Saipem dovrebbe continuare a beneficiare degli sforzi sulla ristrutturazione messi in campo negli ultimi anni, mantenendo il focus sulla redditività più che sull’incremento dei volumi e sulla riduzione del debito con la possibilità di tornare a distribuire dividendi.
Cao ha poi confermato l’intenzione della società di trovare un partner nel drilling per continuare a crescere, monitorando le potenziali opportunità offerte dal mercato con la possibilità di concludere un’operazione già quest’anno.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, Saipem starebbe considerando una combinazione con la rivale Subsea 7, in un’operazione che potrebbe rappresentare uno dei maggiori deal nella storia dell’industria delle oil servicies europee.