Confinvest – Più ricavi ma saldo economico in rosso

Confinvest è approdata in Borsa il 1° agosto dopo aver raccolto tre milioni per sostenere le strategie di espansione. Il tutto alla fine di un primo semestre 2019 chiuso con ricavi in ascesa del 28% a 9,3 milioni mentre il risultato economico resta in rosso per 40 mila euro rispetto all’utile di 21 mila euro di fine 2018. Questi risultati non includono i ricavi del “Conto Lingotto”, il cui contributo potrà fornire una spinta alla crescita di fatturato nei prossimi esercizi.

Modello di business

Confinvest opera come market dealer di oro fisico da investimento a supporto del mercato retail, HNWI (Hight Net Worth Individual, i grandi patrimoni) e settore bancario italiano con il quale opera attraverso specifiche convenzioni. Operativa su tutto il territorio nazionale con un servizio di consegna/ritiro assicurato, gestisce grandi volumi in acquisto e in vendita con disponibilità immediata di monete e lingotti, garantendo prezzi certi e trasparenti.

La società è responsabile del servizio quotazioni (domanda/offerta) delle monete d’oro di investimento pubblicato giornalmente sui principali quotidiani italiani, riprese dalle Agenzie di Stampa e utilizzate dagli operatori di settore.

Ultimi avvenimenti

La società milanese nel 2019 ha realizzato ricavi balzati a 27 milioni (+84%), grazie al costante sviluppo del piano strategico basato su un approccio multicanale e sull’introduzione di nuovi servizi. Confinvest sottolinea che il giro d’affari 2019 non include i ricavi generati dal business Conto Lingotto, e che la conclusione della prima fase del progetto è prevista entro il primo trimestre 2020 mentre il lancio sul mercato nel primo semestre 2020.

I ricavi relativi ai servizi di intermediazione e investimento in oro fisico sotto forma di monete rappresentano circa il 70% del totale mentre quelli di lingotti d’oro certificati dalla LBMA il 30%. Il canale bancario rappresenta il 7% circa dei ricavi, mentre il canale e-commerce contribuisce con una quota pari al 5%. Il canale diretto, che beneficia del presidio online, rappresenta l’88%.

La piattaforma fintech Conto Lingotto permetterà alla clientela di accedere facilmente al mercato dell’oro da investimento operando in totale integrazione con il sistema bancario italiano. La soluzione innovativa lo scorso novembre si è aggiudicata un contributo da 50 mila euro nell’ambito del “Bando SI4.0: sviluppo di soluzioni innovative I4.0” promosso dalle Camere di Commercio Lombarde e dalla Regione Lombardia. Iniziativa attivata al fine di promuovere lo sviluppo delle nuove tecnologie e l’innalzamento della consapevolezza delle imprese e dei consumatori finali sulle soluzioni e sui benefici offerti dal digitale.

In ottobre la società milanese ha rafforzato la pluriennale collaborazione con il gruppo BPER Banca con la sottoscrizione di un accorso commerciale con la Cassa di Risparmio di Saluzzo per l’integrazione del servizio di intermediazione di oro fisico da investimento (monete e lingotti) nella gamma dei prodotti offerti dalla banca.

Nel 2019 Confinvest ha inoltre avviato una politica di internazionalizzazione che ha portato all’ingresso in alcuni mercati esteri (principalmente Austria e Svizzera) per efficientare al meglio la logistica sia della supply chain che della gestione del magazzino oro, oltre che per incrementare ulteriormente il fatturato.

Conto economico

Confinvest ha chiuso il primo semestre 2019 con ricavi in crescita su base annua del 29% a 9,3 milioni, realizzati per 87%, in Italia per effetto sia dell’incremento dei volumi di vendita/acquisto sia dell’aumento dei prezzi dell’oro nel bimestre gennaio/febbraio e in giugno.

Il canale bancario rappresenta l’8,1%% dei ricavi, mentre il canale e-commerce contribuisce con una quota pari all’8,5%. Il canale diretto, che beneficia del presidio online, rappresenta l’83,4% dei ricavi.

Il primo margine, balzato a 0,65 milioni (+69,7%), costituisce la vera proxy del fatturato di un market dealer in oro e rappresenta il saldo netto del transato, comprensivo dell’effetto della variazione del magazzino.

L’Ebitda si attesta a 197 mila euro (30% del primo margine), rispetto a 63 mila di un anno prima, anche per effetto del cambiamento dei principi contabili relativi alla valutazione delle rimanenze di magazzino. L’Ebitda adjusted escludendo i costi di quotazione si attesta a 299 mila euro e rappresenta il 46% del primo margine.

L’Ebit è positivo per 62 mila euro (negativo per 53 mila euro nel primo semestre 2018), mentre l’Ebit adjusted cifra in 260 mila euro (43 mila euro al 30 giugno 2018), escludendo i citati costi sostenuti per l’Ipo e l’ammortamento del goodwill.

Il semestre chiude con un deficit di 40 mila euro (99 mila al 30 giugno 2018). Il risultato adjusted, escludendo i costi di quotazione e l’ammortamento del  goodwill, segna invece un utile netto di 163 mila euro (perdita di 3 mila euro a fine giugno 2018).

Nel 2018 i ricavi sono aumentati del 34% a 14,7 milioni grazie soprattutto all’efficacia delle iniziative di marketing, a nuove partnership e in parte al lancio dei nuovi servizi di custodia dell’oro in caveau (Vaulting) e quello dedicato ai piani di accumulo in oro fisico (Gold Plan).

Il primo margine è cresciuto del 16,7% a oltre 1 milione. L’Ebitda si ferma a 0,37 milioni (-24%) scontando i costi connessi alla riorganizzazione aziendale intrapresa nel 2017 e consolidatasi nel 2018, con un’incidenza sul primo margine al 37% (56% nel 2017).

L’Ebitda Adjusted, al netto di costi non ricorrenti mostra invece una crescita del 44%, pari al 38% del primo margine rispetto al 31% di fine 2017.

Breakdown ricavi

La disanima dei ricavi mostra la preponderanza dei quelli derivanti dai servizi di intermediazione e investimento in oro fisico sotto forma di monete d’oro (sterline, marenghi, krugerrand, dollari USA, corone, ecc.), passati dal 74% del totale di fine 2018 all’80% di fine giugno 2019.

I ricavi rivenienti dai servizi di intermediazione e investimento in oro fisico sotto forma di lingotti d’oro certificati dalla LBMA rappresentano ora il 20% del totale, dal 26% del 2018.

Stato patrimoniale

Nel primo semestre 2019 l’indebitamento finanziario netto aumenta a 1,8 milioni (0,79 milioni a fine 2018) a seguito dei maggiori acquisti effettuati a fine semestre per vendite avvenute a inizio luglio 2019.

La posizione finanziaria netta adjusted, calcolata sommando il valore della componente liquida del magazzino monete d’oro, presenta a fine giugno 2019 un saldo positivo di 1,3 milioni, rispetto a oltre 1 milione di fine  2018, con liquidità generata pari a 0,25 milioni nonostante investimenti sostenuti per lo sviluppo di Conto Lingotto e la quotazione in Borsa.

Per quanto riguarda invece il patrimonio netto, pari a circa 3 milioni a fine giugno 2019, non recepisce ancora gli effetti dell’aumento di capitale conclusosi a luglio ed effettuato in sede di Ipo.

Strategia

Confinvest ha come obiettivo il rafforzamento della propria posizione competitiva nel mercato dell’intermediazione di oro fisico da investimento, facendo leva su un’offerta di servizi innovativa con un approccio multicanale, eventualmente con crescita per linee esterne.

La strategia di crescita della società, che sarà accelerata dai 3 milioni raccolti in sede di Ipo, prevede lo sviluppo di una piattaforma tecnologica in grado di sfruttare la continua innovazione nei sistemi di pagamento e nell’ambito fintech. La soluzione digitale Conto Lingotto, e la creazione di un’App dedicata sviluppata internamente, offrirà alla clientela la possibilità di acquistare/vendere oro fisico, averne la custodia e costruire un piano di accumulo con estrema facilità e rapidità, grazie ad una user experience digitale e innovativa, operando anche in totale integrazione con il sistema bancario italiano.

Le azioni strategiche prevedono inoltre investimenti in R&D rivolti ad automatizzare i sistemi esistenti e sviluppare la tecnologia alla base del nuovo modello di business basato sulle opportunità aperte dalle piattaforme di open banking e dalla nuova normativa europea PSD2 (Payment Services Directive 2) volta a regolamentare le transazioni digitali che stanno subendo un’incessante sviluppo negli ultimi anni.

Outlook

Gli analisti di Integrae Sim, dopo i risultati del primo semestre 2019, peraltro in linea con le loro aspettative, hanno confermato le stime adjusted del 2019 e prudenzialmente del 2020. In particolare gli stessi ritengono che gli sforzi del management tesi a sviluppare accordi con banche, istituzioni finanziarie e consulenti finanziari, possano proseguire più speditamente del previsto. Inoltre, l’atteso avvio di Conto Lingotto nei primi mesi del 2020 dovrebbe contribuire in modo sostanziale alle positive performance stimate.

Riviste invece al rialzo le aspettative per il triennio 2021-23 in relazione all’attesa forte crescita della domanda da investimento in oro fisico nei prossimi anni. Aspettative connesse, da un lato all’incertezza che secondo gli analisti continuerà a dominare le economie mondiali e che tenderà a privilegiare gli investimenti in beni materiali, dall’altro dall’attenzione che i governi europei (Italia compresa) stanno mettendo sul “costo della liquidità” parcheggiata nelle banche.

Punti di forza

  • Pioniera nei servizi di investimento in oro innovativi fintech;
  • Track record di successo;
  • Accordi con banche per servizio oro già siglati;
  • Market maker per oro monetario in Italia.

Punti di debolezza

  • Ritardo nell’adozione da parte del sistema bancario dell’approccio “open banking”;
  • Eventuale appesantimenti di compliance in funzione di cambi normativi ad oggi non prevedibili (e nuovi regolamenti).

Opportunità

  • Trasformazione digitale che sta interessando il settore finanziario, accelerata dalla nuova normativa PSD2;
  • Aumento del bacino clienti retail (mass market) anche internazionale, attraverso partnership con canale bancario e società fintech;
  • Espansione territoriale con l’apertura di nuovi punti vendita diretti o tramite partnership/franchising;
  • Utilizzo della liquidità in eccesso sui conti correnti bancari (solo il market italiano ha circa 1,4 trilioni di euro in eccesso) come mercato potenziale di Conto Lingotto.

Minacce

  • Mercato di riferimento caratterizzato dalla presenza di operatori altamente specializzati nella compravendita di oro da investimento;
  • Eventuale mutamento del quadro normativo vigente.

Borsa

Confinvest, approdata in Borsa lo scorso 1° agosto ad un prezzo di collocamento di 1,5 euro, scambia ora in area 4,4 euro, dopo avere toccato il prezzo massimo a 5,22 euro il 21 agosto.

Dal collocamento ad oggi l’azione ha manifestato un andamento positivo con una crescita di oltre il 190%, rispetto al -1% circa del Ftse Aim Italia, indice di riferimento.

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