S&P Global Ratings in un report pubblicato ieri ha spiegato come i fattori ESG (environment, social, governance) influenzano il suo giudizio sulla qualità del credito della società guidata da Francesco Starace.
In tema di sostenibilità, infatti, Enel è in prima linea nel sistema energetico globale. International Financing Review nel 2019 ha riconosciuto il suo impegno per una strategia sostenibile, che si è tradotta nell’emissione del suo primo General Purpose SDG Linked Bond.
I fattori ESG hanno inoltre fortemente influenzato il Piano Strategico 2020-2022, presentato al mercato lo scorso novembre. Un piano che mira a creare valore dalla transizione energetica riducendo la dipendenza dai combustibili fossili, attualmente pari a circa il 50% del proprio mix energetico.
Enel non solo è la più grande utility europea in termini di Ebitda reported (nei 9M19 pari a 13,2 miliardi, +8,9% a/a), che dovrebbe continuare a crescere anche nel prossimo triennio (Ebitda ordinario al 2022 atteso a 20,1 miliardi, cagr 2019-22 +4,1%), ma è anche il maggiore investitore in energie rinnovabili a livello globale, trovandosi a gestire un portafoglio diversificato e internazionale di reti energetiche.
Gli analisti di S&P ricordano che Enel è stato uno dei primi promotori della transizione energetica, investendo in energie rinnovabili negli ultimi dieci anni, in particolare attraverso la controllata Enel Green Power, creata nel 2008 e grazie alla quale ha acquisito una rilevante presenza internazionale.
L’agenzia di rating segnala inoltre che la qualità del credito del gruppo è migliorata negli ultimi anni, riducendo l’esposizione al rischio soprattutto a livello di attività commerciali, offrendo una crescita sostenibile, in termini di fonti energetiche e infrastrutture, e rafforzando le metriche creditizie. Tutto ciò ha contribuito all’upgrade a “BBB +” da “BBB” operato nel 2018.
Gli analisti di S&P ritengono pertanto che ora il downside risk per il rating sia più remoto proprio in considerazione del nuovo piano strategico.
Per quanto riguarda i fattori sociali, S&P ritiene che Enel sia ben posizionata per affrontare le minacce derivanti dalle preoccupazioni in merito all’accessibilità e alla qualità dei servizi.
Infine, in termini di governance, l’agenzia di rating segnala che una struttura di gruppo relativamente complessa e l’esposizione a paesi a rischio più elevato sono fattori che limitano i rating.