Renergetica – Focus sull’hybrid alla ricerca di un nuovo futuro

Renergetica vuole riorganizzare le attività del gruppo per focalizzarsi su quelle di sviluppo alla ricerca di un nuovo modello di business. Attività che nel primo semestre 2019 ha generato l’80% del valore della produzione, pari a 4,7 milioni (6,7 milioni nell’intero 2018). Il presidente Davide Sommariva ricorda poi che il gruppo continuerà ad investire nell’hybrid, mercato core, anche se i debiti hanno varcato la soglia degli 8,4 milioni e superano il patrimonio che a fine giugno 2019 si fissa a 6,6 milioni.

Modello di business

Renergetica è una Pmi innovativa specializzata nello sviluppo di progetti e autorizzazioni sul mercato internazionale, produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ed è titolare di un proprio portafoglio impianti, nonché attiva nella vendita di servizi di ingegneria, asset management e reti ibride.

Dalla costituzione, avvenuta nel 2008, ha intrapreso un sostenuto programma di crescita sviluppando progetti in Italia, Est Europa, Cile, Usa e Colombia, dove ha fondato due filiali.

Attiva nel settore delle energie rinnovabili opera prevalentemente come sviluppatore di progetti (Developer), coprendo tutte le attività della value chain ad esclusione di quella di Engineering, Procurement & Construction (EPC).

La società ha sviluppato internamente l’Hybrid Grid Smart Controller (HGSC), un innovativo software di controllo, caratterizzato da elevate prestazioni ed affidabilità, specificatamente progettato per l’integrazione di fonti rinnovabili con quelle tradizionali all’interno di sistemi isolati e reti ibride di grandi dimensioni.

Ultimi avvenimenti

Proseguendo nella focalizzazione sull’attività development, a dicembre, Renergetica ha perfezionato la vendita di due impianti fotovoltaici della potenza complessiva di 1,49 MWp, situati rispettivamente nei comuni di Spigno Monferrato (AL) e Biella (BI). Operazione che secondo il management genera una rilevante plusvalenza e un miglioramento della posizione finanziaria netta.

Sempre a dicembre, e proseguendo nell’espansione sul mercato statunitense, il gruppo ha alienato a Pine Gate Renewables dei progetti per la costruzione di due impianti fotovoltaici in Michigan: progetti Lyon’s Road e Ziegler, entrambi per una potenza installata complessiva pari a 28MWp. Iniziativa che fa seguito all’accordo siglato con Building Energy Development che potrebbe portare alla realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico in Florida fino a 100 MW.

Nell’ambito dell’aumento degli impianti con produzione alternata da fonti fossili e rinnovabili, in luglio, ha firmato un contratto con l’utility TANESCO (Tanzania Electric Supply Company Limited) per lo sviluppo di una rete ibrida sull’isola di Mafia, al largo della costa della Tanzania, mentre a settembre ha siglato un accordo preliminare con la società canadese Sandspring (quotata al TSX) per lo sviluppo di un impianto ibrido del valore di circa 55 milioni di dollari, destinato a rifornire di energia la loro miniera d’oro in Guyana, dove il sistema di controllo HGSC diventerà essenziale per il funzionamento dell’impianto.

Conto Economico

A seguito delle operazioni straordinarie portate a termine, in particolare l’acquisizione del 100% della società Zaon Srl detentrice del 70% di Rsm Chile (il restante 30% è detenuto da Renergetica Chile) e quelle effettuate sul capitale, i risultati del primo semestre 2019 non sono confrontabili con il medesimo periodo 2018. La società ha pertanto predisposto il conto economico 2018 proforma che ne riflette retroattivamente gli effetti.

A fine giugno 2019 l’utile netto consolidato di competenza cifra in 1,1 milioni ed è principalmente riconducibile all’importante marginalità generata dal business nel mercato statunitense e dalla ripresa del fotovoltaico in Italia. Rimane ancora in fase iniziale il neonato mercato colombiano con un’incidenza attualmente negativa sulla marginalità consolidata.

Il valore della produzione è pari a 4,7 milioni, di cui l’80% riconducibili all’attività di sviluppo e il restante 20% alle altre attività del gruppo, ed in particolare all’asset management e vendita di energia; 2,2 milioni il valore della produzione proforma di fine giugno 2018.

A livello di margini operativi, l’Ebitda si attesta a 2,2 milioni (0,8 milioni nel 1H18 PF  e -70 mila il dato 2018 reported), con una marginalità al 46,2%. Analoga dinamica per l’Ebit che si porta a 1,7 milioni dai 0,3 milioni circa del primo semestre 2018 proforma (negativo per 0,3 milioni il valore reported).

Nel 2018 il gruppo ha registrato un valore della produzione in crescita del 44% a 6,7 milioni, a cui ha contribuito il mercato italiano per il 39%, il business cileno per il 27% e quello americano per il 34%. L’Ebitda ha riportato un progresso del 70% a 2,9 milioni, mentre l’Ebit è cresciuto del 22% a 1,5 milioni, pur in presenza di maggiori ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (saliti a 1,4 milioni dai 0,5 milioni circa nel 2017PF) in relazione ai costi sostenuti per la quotazione sul mercato Aim e all’aumento del valore di acquisto della controllata Zaon per la riattivazione della convenzione GSE su un impianto fotovoltaico. Il conto economico si è chiuso con un utile netto di competenza in calo dell’11,3% a 855mila euro, dopo oneri finanziari netti più che raddoppiati a 588mila euro.

Breakdown ricavi

Come emerge dalla disanima del valore della produzione, l’attività di development, più profittevole e dove Renergetica intende focalizzarsi, rappresenta l’81% circa del totale (3,8 milioni), seguita dalla vendita di energia, pari al 14% (0,6 milioni). Il processo di internazionalizzazione intrapreso nel 2014 ha portato l’incidenza dei ricavi derivanti dalle partecipate estere al 56% del fatturato del periodo. Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato estero di riferimento con il 77% circa del totale, mentre la marginale incidenza del neonato mercato Colombiano è riconducibile alla fase di start up dell’attività nell’area.

Stato Patrimoniale

Sul fronte patrimoniale si evidenzia in particolare l’aumento del patrimonio netto nel 2018, connesso all’aumento per 3,1 milioni sottoscritto da Exacto (divenuto socio di maggioranza) in vista della quotazione all’Aim Italia. Operazione che ha inoltre determinato un ulteriore aumento di capitale per oltre 2 milioni.

In progressivo aumento l’indebitamento finanziario netto a supporto degli investimenti connessi al percorso di internazionalizzazione intrapreso.

Ratio

In graduale miglioramento nel periodo sia l’indicatore del ripagamento del debito sia il quoziente di indebitamento. Di buon livello, seppure altalenante, il ritorno per gli azionisti, pari al 34,7% (annualizzato) nel primo semestre 2019.

Strategia

Il gruppo continua la negoziazione di accordi e lo sviluppo di nuove trattative su tutti e quattro i mercati di riferimento, e, di conseguenza, spiega il management, la presenza su più mercati e il numero maggiore di MWp in fase di autorizzazione permette di ovviare a tematiche passate, come la discontinuità dei ricavi da sviluppo, ed a contribuire a un’importante riduzione dell’indebitamento finanziario netto a partire dal 2021. A fronte di un maggiore numero di MWp vendibili su più paesi, il gruppo potrà assicurarsi una continuità dei ricavi derivanti dall’attività di Development già a partire dal 2020, con una conferma della marginalità sui valori attuali.

Renergetica intende inoltre continuare ad investire risorse al fine di affermarsi come leader nel settore dell’hybrid. In quest’ambito “l’accordo concluso con Sandspring Resources e la conseguente realizzazione dell’impianto ibrido a servizio della miniera rappresenteranno un caso unico a livello mondiale sia per dimensione che per innovazione del business model. Il Gruppo opererà infatti anche in qualità di co-investitore, gestendo insieme ad altri partner, sia il processo di financing che la costruzione e la gestione dell’impianto”.

Il mercato dell’hybrid, osserva inoltre il Presidente Davide Sommariva, rappresenta ora, insieme all’ulteriore sviluppo dei mercati internazionali, il focus di Renergetica per il futuro, anche in virtù degli accordi sottoscritti con TANESCO e con Sandspring Resources Ltd”.

Outlook

Gli analisti di Banca Finnat nello studio dello scorso 23 ottobre stimano per il periodo 2019-2023 una crescita media annua dei ricavi pari al 24,8%, con un valore atteso a oltre 19 milioni nel 2023, dai 6,3 milioni del 2018. Volano della crescita l’atteso progresso del core business Development (+34,2%) e lo sviluppo in Cile ed in particolare anche negli Usa e sul nuovo mercato colombiano. Quest’ultimo, partito nella seconda metà del 2018, mostrerà una crescita più sostenuta dal 2021. Inoltre, dal 2019 gli analisti si attendono una maggiore ripresa del mercato italiano grazie ad un crescente raggiungimento della “grid parity”. In lieve crescita l’asset management (cagr 2018-2023 pari al 4,33%).

Sostenuto anche l’incremento dell’Ebitda, stimato a 8,7 milioni a fine periodo, con un Cagr pari al 24%, nonostante i costi anticipati per lo sviluppo dei progetti e non capitalizzati. In termini di marginalità netta, l’Ebit dovrebbe raggiungere 7,5 milioni nel 2023, con un Cagr del 37,8%. Da ultimo, il risultato netto d’esercizio dovrebbe portarsi a 5,2 milioni a fine periodo previsionale, da 855 mila del 2018 (Cagr +43,7%).

In base alle stime indicate, l’indebitamento netto, pari a 5,3 milioni nel 2019 è destinato a raddoppiare a 10,5 milioni nell’arco temporale previsionale, a seguito degli investimenti per lo sviluppo, negli Usa ma anche in Cile, Colombia e Italia.

Punti di Forza 

  • Il gruppo opera su mercati internazionali che presentano opportunità di sviluppo promettenti
  • Presenza internazionale in progressiva espansione
  • Importante track record di sviluppo e competenze in tutti i segmenti delle renewables
  • Proprietaria dell’innovativo software di controllo HybridGrid Smart Controller (HGSC), per l’ottimizzazione delle reti ibride, caratterizzato da elevate prestazioni e affidabilità.

Punti di Debolezza

  • Eventuali ritardi nell’esecuzione dei progetti
  • Il gruppo è esposto a rischi che potrebbero scaturire dai rapporti tra i vari Paesi in cui svolge le proprie attività
  • Operando in ambito internazionale il gruppo è esposto alle fluttuazioni dei tassi di cambio
  • Attività soggetta a procedure amministrative particolarmente lunghe e complesse

Opportunità

  • Il mercato delle reti ibride è uno dei segmenti a più elevato tasso di crescita nei prossimi anni. In particolare è atteso un notevole sviluppo in specifici paesi caratterizzati da reti elettriche nazionali incomplete e/o deboli, come Africa, Sud America e Asia, ed in generale nelle isole, caratterizzate da reti elettriche isolate
  • Meccanismi di incentivazione volti al rilancio del settore delle energie da fonti rinnovabili

Minacce

  • Settore caratterizzato da elevate barriere all’entrata ma potenzialmente appetibile sia per soggetti italiani sia multinazionali

Borsa

Negli ultimi dodici mesi l’azione Renergetica ha lasciato sul terreno il 20%, rispetto al -7% circa del Ftse Aim Italia, con un andamento che ha visto toccare il prezzo minimo a 3,05 euro e il massimo a 4,58 euro rispettivamente il 2 aprile e il 21 gennaio 2019. I corsi azionari nell’ultimo anno hanno vissuto una fase particolarmente altalenante e ad oggi il titolo quota in area 3,6 euro.