Il presidente Giovanni Valotti, in un’intervista a il Sole 24 ore, ha confermato la strategia di A2A di mantenere e incrementare il ruolo di partner industriale per far crescere servizi, investimenti e innovazione nelle imprese con cui stringe accordi.
In merito alle negoziazioni con la brianzola Aeb, Valotti ha ricordato come A2A abbia “prospettato il conferimento di asset, che consentirà ad Aeb di espandersi fuori dai suoi territori e in nuovi business, tutelando occupazione e indotto locale”. Possibile chiusura dell’operazione entro giugno, a valle dell’approvazione dei Cda e il via libera dei consigli comunali e delle assemblee.
Altro tema caldo per la multiutility di Milano e Brescia l’alleanza con Agsm Verona e Aim Vicenza, con l’obiettivo di creare una grande Multitutility del Veneto. Come sottolinea il presidente, nel breve periodo il disegno strategico è “attribuire alla costituenda Multiutility del Veneto il ruolo di azienda leader nei suoi territori con obiettivi di sviluppo anche in territori contigui nel Triveneto”. Il tutto preludio, nel medio termine, a una grande alleanza lombardo-veneta nel Nord.
Se l’operazione andrà a buon fine, “il Nord vedrebbe quattro grandi operatori, A2A, Hera, Iren e appunto la nuova Multiutility del Veneto”, ha prospettato Valotti.
E sulla prospettiva per i soci pubblici di Acsm-Agam e Lgh di fondersi in A2A, il presidente, il cui mandato è in scadenza con la prossima assemblea, vede “un ulteriore passo, auspicabile dal punto di vista industriale, verso una grande alleanza territoriale”.