Mercati – Milano la migliore a +0,7% prima della Bce

Mattinata contrastante per le borse europee dopo la seduta in rosso delle piazze asiatiche e in attesa della Bce, mentre i futures di Wall Street viaggiano poco distanti dalla parità.

A Piazza Affari il Ftse Mib guadagna lo 0,7% riportandosi a 23.870 punti e sovraperformando l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e il Dax di Francoforte (-0,4%).

Per quanto riguarda gli indici americani, i derivati su Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq sono pressoché invariati, mentre prosegue la stagione di trimestrali a stelle e strisce.

Gli investitori continuano a valutare i rischi per la crescita globale derivanti dal virus cinese e osservano gli sforzi del Paese asiatico per isolare la città di Wuhan, epicentro della malattia, con conseguenze economiche su trasporti e retail.

Dinamica che ha penalizzato soprattutto la seduta di Shangai (-2,8%) e Shenzhen (-3,5%), l’ultima prima della chiusura per la festività del Capodanno lunare, in cui si teme che il ritorno in patria di centinaia di milioni di cinesi possa agevolare la diffusione del virus.

Nel Vecchio Continente, intanto, sta per concludersi la riunione della Bce, la prima del 2020, che sarà seguita dalla conferenza stampa di Christine Lagarde. Il board dovrebbe dare il via ad una strategy review che si concentrerà, tra l’altro, sulla revisione del target sull’inflazione, attualmente prossimo al 2 per cento.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra leggermente a 1,108, mentre il cambio fra biglietto verde e yen si deprezza a 109,55. In giornata verranno diffusi i dati relativi alle richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione negli Usa e la stima sulla fiducia dei consumatori dell’eurozona per il mese di gennaio.

Tra le materie prime perdono terreno le quotazioni del greggio con il Brent (-1,2%) a 62,5 dollari e il Wti (-1,5%) a 55,9 dollari, in attesa dei dati dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi in uscita nel pomeriggio.

Acquisti sul comparto obbligazionario, con lo spread in calo a 158 punti base e il rendimento del decennale italiano all’1,3%, all’indomani delle dimissioni di Luigi Di Maio da leader del M5S e a pochi giorni dalle elezioni in Calabria ed Emilia Romagna.

Tornando a Piazza Affari, Stm svetta sul Ftse Mib con un rialzo del 7,6% in scia ai risultati del quarto trimestre sopra le attese. Anche la guidance sui ricavi del primo trimestre ha battuto le stime degli analisti.

Ben intonate anche le utilities, sostenute dal calo dei rendimenti obbligazionari, con Hera (+2,4%) in evidenza. Positive le banche, mentre arretrano Moncler (-2,4%) e Prysmian (-1,4%).