Il nuovo contratto siglato da Poste Italiane con il Ministero dello Sviluppo Economico per il periodo 2020-2024, entrato in vigore dal 1° gennaio, prevede l’introduzione di sanzioni in riferimento a prefissati obiettivi di qualità.
La novità, riportata da Mf, è stata introdotta nell’intesa su richiesta dell’Agcom e per la società guidata da Matteo Del Fante rappresenta una nuova alea di rischio.
Sebbene infatti il corrispettivo per il servizio di recapito pagato dallo Stato a Poste Italiane resti invariato a 262,4 milioni, secondo quanto scritto da Mf, le penali previste in caso di servizio difforme agli obiettivi sono rilevanti.
Il contratto deve ancora essere registrato dalla Corte dei Conti e deve ricevere il parere non vincolante della Commissione Europea.