Mercati – Timori virus frenano l’Europa e Wall Street, Milano termina -2,3%

Giornata costantemente in rosso per le borse del Vecchio Continente, in linea con la mattinata delle piazze asiatiche rimaste aperte e con i listini americani nelle prime ore di scambi. I timori per la diffusione del coronavirus cinese e per le conseguenze economiche, sia sulla prima potenza asiatica sia a livello mondiale, hanno allontanato gli acquisti dall’azionario a favore dei beni rifugio.

A piazza Affari il Ftse Mib ha annullato i guadagni accumulati da inizio anno, chiudendo in calo del 2,3% a 23.416 punti. Male anche l’Ibex 35 di Madrid (-1,9%), il Ftse 100 di Londra (-2,3%), il Cac 40 di Parigi (-2,7%) e il Dax di Francoforte (-2,7%). Oltreoceano, andamento negativo per Dow Jones (-1,4%), S&P 500 (-1,4%) e Nasdaq (-1,7%).

Il numero crescente di vittime in Cina e i primi casi di contagio nei Paesi occidentali stanno aumentando le preoccupazioni degli investitori, allontanando gli acquisti.

Nei prossimi giorni il focus si sposterà anche sulla riunione della Fed e sulle trimestrali di alcuni colossi come Apple, Facebook e Samsung. Dal Regno Unito sono attese le decisioni della BoE, nella settimana che porterà all’uscita del Paese dall’Unione Europea.

Sul Forex si apprezza lo yen, riportando il cambio con il dollaro in calo a 109 e il cross con l’euro a 120,1. Poco mosso il cambio fra moneta unica e biglietto verde, a quota 1,102, dopo il dato deludente sulla fiducia delle aziende tedesche diffuso in mattinata.

In calo le quotazioni del petrolio con il Brent a 58,0 (-3,1%) e il Wti a 52,5 (-3%) dollari al barile, sui timori di rallentamento della domanda cinese. In rialzo, invece, l’oro a 1.581 dollari l’oncia.

Acquisti sul comparto obbligazionario e in particolare sul Btp, il cui rendimento scende all’1,03% contraendo lo spread con il Bund a 141 punti base, all’indomani delle elezioni in Emilia Romagna e Calabria.

Tornando a Piazza Affari, sprofondano Cnh (-6,9%), Stm (-5,8%) dopo i rialzi della scorsa ottava e Tenaris (-5%). Banche e utilities limitano i danni grazie anche al calo dello spread e Italgas (+1%) chiude in vetta al Ftse Mib, favorita anche da un upgrade di Kepler.