Moda (-4,4%) – Giù il lusso nell’ottava su timori virus cinese, Moncler (-5%) e Brunello Cucinelli (-5,2%)

Nella settimana dal 20 al 24 gennaio 2020 il Ftse Italia Moda ha ceduto il 4,4 per cento, sottoperformando sia il corrispondente europeo (-1,5%) sia il Ftse Mib (-0,7).

In settimana gli investitori hanno sorvegliato la diffusione del virus cinese, valutando i possibili impatti sulla crescita globale. Preoccupazioni che hanno avuto ricadute sui titoli del lusso.

Focus anche sulle trimestrali statunitensi e sulla riunione della Bce, oltre che sul World Economic Forum di Davos. Il FMI ha rivisto al ribasso le stime di crescita globali, ma dall’agenda macro sono giunte indicazioni positive dall’indice Zew tedesco e dai Pmi europei. In Italia, si segnalano le dimissioni di Luigi Di Maio dalla guida del M5S e la discesa dello spread Btp-Bund.

Tornando al comparto moda, andamento negativo per le Big con Ferragamo e Moncler, in calo rispettivamente del 3,9 e del 5 per cento.

Tra le Mid, la peggiore è stata Brunello Cucinelli che ha lasciato sul terreno oltre il 5 per cento.

Tra le Small, svetta Ratti che ha riportato un +23,3 per cento, distanziando Csp International, in rialzo del 2,7 per cento.

In coda Safilo Group che ha ceduto il 7,1 per cento.

Sull’internazionale, Burberry ha comunicato i ricavi retail del 3Q 2019/20 pari a gbp 719 milioni, in crescita dell’1,1% rispetto ai 711 milioni dell’anno precedente (+2% a tassi di cambio costanti), grazie alle performance del settore abbigliamento e a una offerta più completa nella pelletteria che ha favorito anche la categoria degli accessori.