“Ci sono dei buoni presupposti dal punto di vista della razionalità economica per avviare un consolidamento bancario in UE. La percezione della BCE – è bene chiarirlo – non è negativa sulle operazioni di aggregazione come crede il mercato”, dobbiamo solo ‘chiarire le regole’ del gioco”.
Lo ha affermato nel corso di una conferenza stampa, Andrea Enria, responsabile della Vigilanza BCE, parlando a proposito delle prospettive del settore bancario in Europa.
“Abbiamo notato segnali riguardo al fatto che il management bancario sta considerando il consolidamento come un opzione nelle strategie. Dal punto di vista dei supervisori non ci sono impedimenti a riguardo. Ma le banche per intraprendere questo cammino devono avere un buon business plan e una traiettoria di capitale adeguata per rispettare i requisiti”, ha aggiunto Enria.
In merito alla riduzione degli Npl, l’esponente di Francoforte ha spiegato che “se guardiamo alle strategie delle banche con Npl elevati, il loro piano è di ridurre gli Npl di un ulteriore 35% nei prossimi due anni. Inoltre, la riduzione programmata verte in particolare su Npl con una notevole anzianità, che tendono a essere la categoria più problematica per il rientro in bonis o la cessione”.
