Mercati – Milano (+2,6%) maglia rosa in Europa, brilla Atlantia (+6,4%)

Rimbalzo per le borse europee, in linea con l’andamento di Wall Street, dopo il sell-off che aveva caratterizzato la seduta precedente.

A piazza Affari il Ftse Mib chiude in rialzo del 2,6% a 24.027 punti, seguito dall’Ibex 35 di Madrid (+1,3%), il Cac 40 di Parigi (+1,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,9%) e il Dax di Francoforte (+0,9%).

Cospicui guadagni anche per gli indici statunitensi Dow Jones (+0,8%), S&P 500 (+1,1%) e Nasdaq (+1,3%), dopo i conti di Harley Davidson, 3M, Pfizer e Lockheed Martin e in attesa dei risultati di due colossi come Apple e Starbucks.

Accantonati momentaneamente i timori per gli impatti economici del coronavirus, grazie anche agli sforzi globali per contenere l’epidemia, il focus degli investitori comincia a spostarsi sulla riunione della Fed che si concluderà domani. Non sono attese variazioni dei tassi di interesse, ma gli operatori sono alla ricerca di indicazioni sull’outlook dell’istituto centrale per il 2020.

Successivamente si riunirà anche la Bank of England, nella settimana che porterà il Regno Unito all’uscita dall’Unione Europea. A Londra si guarderà con maggiore attenzione alla decisione sul costo del denaro, dopo gli ultimi commenti di alcuni membri a favore di un taglio dei tassi.

Intanto, sul fronte macro, sono giunti in giornata dati incoraggianti sulla fiducia consumatori americani e sull’attività manifatturiera nel distretto Fed di Richmond.

Sul Forex l’euro/dollaro scende ulteriormente a 1,101 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si apprezza lievemente a 109,15.

Fra le materie prime l’oro ritraccia in area 1.570 dollari l’oncia mentre le quotazioni del greggio riprendono a salire dopo il crollo delle ultime sedute, con il Brent (+1,1%) a 59,2 dollari e il Wti (+1,1%) a 53,7 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae ulteriormente a 137 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,02 per cento.

Tornando a Piazza Affari, Atlantia (+6,4%) chiude in vetta al Ftse Mib, supportata dal ridursi delle probabilità di una revoca della concessione alla luce delle elezioni regionali di domenica che hanno visto un crollo dei 5 Stelle. In spolvero le utilities, tra cui Hera (+3,85%), le banche e gli altri titoli finanziari, tra cui Poste Italiane (+4,2%) e Nexi (+4%).