Ad integrazione del comunicato stampa diffuso lo scorso 27 gennaio, Aedes ha precisato che l’azionista Augusto ha confermato come “lo stato di incertezza, ad esso non imputabile, con possibili riflessi sull’ordinato esercizio di parte dei propri diritti di opzione nell’ambito dell’Aumento di Capitale” dipende dall’inadempienza di un intermediario inglese presso il quale sono depositate 5.020.618 azioni Aedes di proprietà di Augusto.
Ricordiamo in merito che, in relazione all’aumento di capitale a pagamento per massimi 50 milioni comprensivo di sovrapprezzo, Augusto aveva reso noto alla società l’esistenza di uno stato di incertezza circa 5.020.618 diritti di opzione ad esso spettanti, corrispondenti al 15,67% del capitale e a circa 7,86 milioni di aumento di capitale, rispetto ai complessivi 16.375.242 diritti di opzione spettanti ad Augusto e alla quota complessiva di competenza di Augusto di circa 25,6 milioni.
Un ritardo nella tempistica dell’aumento di capitale non stimabile, che potrebbe portare il completamento dell’operazione successivamente all’approvazione del bilancio 2019.
Aedes aveva già sottolineato in precedenza l’erogazione da parte di Augusto di 17 milioni e la conferma riguardante l’erogazione di ulteriori 5 milioni entro il prossimo 29 gennaio 2020 per complessivi 22 milioni, rispetto ai 25,6 milioni previsti, a valere sui finanziamenti soci sottoscritti il 28 giugno 2019 e il 13 dicembre 2019, al fine di supportare la realizzazione del piano industriale 2019-2024.