Analisi Tecnica – Finecobank: incremento della pressione rialzista

I guadagni delle ultime due sedute hanno consentito alle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Alessandro Foti di riportarsi a ridosso della media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 11,14 euro, e di porre nuove basi per la ripresa del trend ascendente di medio termine.

Una conferma del momentum positivo sui corsi delle azioni Finecobank potrebbe arrivare dal superamento, confermato in chiusura di seduta, di una prima resistenza statica posizionata a 11,385 euro, in quanto l’ulteriore aumento della pressione dei compratori potrebbe favorire un veloce allungo in direzione della successiva barriera individuabile a 11,62 euro. Nel caso di breakout di questo livello, le quotazioni dei titoli della principale banca online italiana potrebbero poi mettere a segno una nuova accelerazione fino a un primo obiettivo rialzista posizionabile a 11,805 euro, al di sopra del quale il successivo target è a quota 12,06 euro.

L’eventuale cedimento del minimo intraday di oggi a 10,94 euro, al contrario, potrebbe far scivolare i corsi delle azioni Finecobank fino al successivo supporto statico, ma anche dinamico (trendline ascendente di medio termine) posizionato a 10,65 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, il conseguente deterioramento del quadro grafico di medio periodo (a neutrale da positivo), potrebbe poi favorire una proiezione delle quotazioni dei titoli dell’istituto milanese verso i due obiettivi individuabili rispettivamente a 10,38 euro, il primo, e a 10,214 euro, il secondo.

La performance dei titoli Finecobank da inizio anno è pari a +4,3% (+21,8% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi degli 11 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 11,57 euro, con un potenziale rialzista del 3,8 per cento. Da segnalare che i risultati del 4° trimestre del 2019, insieme al bilancio annuale, saranno approvati il prossimo 11 febbraio.

Quotazione di riferimento: 11,15 euro

 

+8,2% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 12,06 euro;

+5,9% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 11,805 euro;

+4,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 11,62 euro;

+2,1% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 11,385 euro;

 

-1,9% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 10,94 euro;

-4,5% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 10,65 euro;

-6,9% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 10,38 euro;

-8,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 10,214 euro.