Vendite sul comparto bancario a Piazza Affari dopo le ultime sedute positive. Intorno alle 10:20 il Ftse Banche lascia sul terreno l’1,6 per cento.
La performance, come per quasi tutto il resto del listino, risente dei nuovi timori legati al rallentamento della crescita globale legati al diffondersi del coronavirus in Cina, dopo l’aumento del numero dei morti e dei contagi.
L’andamento positivo delle ultime sedute aveva beneficiato del calo dello spread fino in area 135 pb, dopo che la vittoria del PD in Emilia Romagna ha rafforzato la tenuta del Governo, appoggiato dallo stesso PD e dal M5S, nonostante la debacle di quest’ultimo nella stessa tornata elettorale.
Tra le banche sul Ftse Mib lettera su Banco Bpm (-2,1% a 1,98 euro), Ubi (-1,8% a 2,83 euro), Intesa Sanpaolo (-1,6% a 2,28 euro), UniCredit (-1,6% a 12,44 euro), Bper (-1,4% a 4,42 euro) e Mediobanca (-1,7% a 9,34 euro).
Stesso copione sul Mid Cap con Mps (-1,2% a 1,79 euro), Creval (-1,8% a 0,0664 euro), Popolare Sondrio (-1,4% a 1,99 euro) e Credem (-1,6% a 4,95 euro).
Il ribasso del settore creditizio si riflette anche sui titoli dell’asset management, con Fineco (-2,1% a 10,95 euro), Azimut (-1,7% a 23,14 euro) e Banca Generali (-1,6% a 30 euro) sul Ftse Mib, nonché Anima (-1,7% a 4,41 euro) e Banca Mediolanum (-1,3% a 8,51 euro) sul Mid Cap. Si registrano cali generalizzati su tutti i titoli finanziari, inclusi gli assicurativi.