Mercati – Effetto coronavirus, Europa chiude negativa con Milano a -1,6%

Chiusura in rosso per le borse europee, complice l’andamento negativo di Wall Street, in una seduta ancora condizionata dai timori per il virus cinese.

A piazza Affari il Ftse Mib termina in calo dell’1,6% a 23.781 punti, in rosso come il Cac 40 di Parigi (-1,4%), il Dax di Francoforte (-1,4%), il Ftse 100 di Londra (-1,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%). Oltreoceano arretrano Dow Jones (-0,4%), S&P 500 (-0,4%) e Nasdaq (-0,5%), nonostante i rialzi di Tesla (+10%), Microsoft (+2%) e Coca Cola (+3%) dopo i risultati, al contrario di Facebook (-6%).

Crescono le preoccupazioni per gli effetti del coronavirus sull’economia cinese e globale. Il numero di vittime e di contagiati continua a salire e ha spinto l’Organizzazione Mondiale della Sanità a convocare oggi una riunione per decretare se si tratti di un’emergenza globale. Nel frattempo, diverse società hanno sospeso temporaneamente le proprie attività in Cina nel tentativo di frenare la diffusione dell’epidemia e gli economisti hanno cominciato a rivedere le previsioni sulla crescita.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, si è espresso sul tema, affermando però che è presto per valutarne gli effetti sugli Stati Uniti. Questo, al termine della riunione dell’istituto centrale americano, che ha lasciato invariata la politica monetaria. Anche la BoE, questa mattina, ha mantenuto inalterati i tassi di interesse, nell’ultima riunione di Mark Carney e alla viglia dell’uscita dall’UE.

Sul fronte macroeconomico, la stima sul Pil Usa del quarto trimestre ha leggermente sovraperformato le attese confermandosi al 2,1%, mentre l’inflazione tedesca è risultata in linea con le stime (-0,6% mensile, +1,7% annuo). Il tutto dopo i numeri di dicembre sulla disoccupazione in Germania (stabile al 5%), Italia (sopra le attese a 9,8%) ed Eurozona (in calo al 7,4%).

Sul Forex, l’euro/dollaro risale a 1,103, mentre il cambio fra biglietto verde e yen arretra a 108,7. In rialzo la sterlina a 1,31 dollari dopo il meeting della BoE.

Tra le materie prime l’oro scambia poco sopra quota 1.581 dollari l’oncia, mentre scendono ancora le quotazioni del greggio con il Brent (-1,8%) a 58,7 dollari e il Wti (-1,9%) a 52,3 dollari, in scia ai timori del potenziale impatto del coronavirus sull’economia globale e dopo che i dati settimanali diffusi ieri sulle scorte statunitensi hanno evidenziato il maggior incremento degli ultimi tre mesi.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sia attesta a 134 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,93 per cento.

Tornando a Piazza Affari, le vendite investono gran parte dei titoli del Ftse Mib, con Enel (+1%) in controtendenza. Sottotono in particolare Tenaris (-4,9%), Amplifon (-4,1%) ed Exor (-4%).