Dallo scorso 17 gennaio le quotazioni dei titoli dell’istituto lombardo hanno avviato un movimento discendente che ha registrato un’importante accelerazione nelle ultime sedute, scivolando al di sotto della media mobile a 100 osservazioni (attualmente in transito a 0,0667 euro) e a ridosso della media mobile a 200 sedute (attualmente in transito a 0,0637 euro). Da segnalare che nello stesso periodo i corsi delle azioni Credito Valtellinese hanno mostrato una forza relativa decisamente inferiore a quella del corrispondente indice del settore bancario italiano.
Una chiusura di seduta al di sotto del sopracitato supporto dinamico a 0,0637 euro, accompagnata dal cedimento del supporto statico a 0,0628 euro, potrebbe quindi rappresentare un nuovo segnale di debolezza per le quotazioni dei titoli della banca guidata da Luigi Lovaglio che potrebbero così dirigersi verso il successivo supporto individuabile a 0,0611 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Credito Valtellinese potrebbero poi essere proiettati verso un primo obiettivo di breve posizionabile a 0,059 euro, al di sotto del quale il successivo target è individuabile a 0,058 euro.
Soltanto un rapido recupero al di sopra di una prima resistenza statica posizionata a 0,0653 euro potrebbe allentare la pressione dei venditori sulle quotazioni dei titoli del gruppo bancario di Sondrio che potrebbero così puntare verso la successiva barriera dinamica individuabile a 0,0667 euro. L’eventuale superamento, confermato in chiusura, di questo livello potrebbe poi consentire ai corsi delle azioni Credito Valtellinese di mettere nel mirino i due obiettivi rialzisti di breve periodo individuabili rispettivamente a 0,0682 euro, il primo, e a 0,070 euro, il secondo.
La performance dei titoli Credito Valtellinese da inizio anno è pari a -10,1% (-3,1% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 6 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 0,08167 euro, con un potenziale rialzista del 27,6 per cento. Da segnalare che i risultati del 4° trimestre del 2019, insieme al bilancio annuale, saranno approvati il prossimo 5 febbraio.
Quotazione di riferimento: 0,0640 euro
+9,4% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 0,070 euro;
+6,6% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 0,0682 euro;
+4,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 0,0667 euro;
+2,0% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 0,0653 euro;
-1,9% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 0,0628 euro;
-4,5% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 0,0611 euro;
-7,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 0,0590 euro;
-9,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 0,058 euro.