Il negoziato tra il Tesoro e la Commissione Europea relativo all’operazione di de-risking relativa a Mps sta andando avanti “e non c’è ancora nulla di definitivo. La Commissione non ha ancora posto un veto. Valutiamo in ogni caso scenari alternativi”.
Lo ha affermato alla stampa Alessandro Rivera, direttore generale del Tesoro. Il piano del Ministero dell’Economia prevedrebbe la cessione di 10-12 miliardi di crediti deteriorati al Amco (ex Sga), facendoli confluire in un veicolo creato ad hoc.
In questo modo Mps si liberebbe di circa due terzi di Npe, agevolando l’uscita dal capitale di Mps dello Stato (primo azionista con il 68,2%) che dovrà avvenire entro il 2021 secondo li accordi presi con l’UE, e rendendo l’istituto senese più appetibile nell’ottica di una potenziale aggregazione.