Nel 2019 il gruppo Tod’s ha realizzato ricavi pari a 916,1 milioni, in calo del 2,6% a cambi correnti e del 3,7% a cambi costanti (+0,8% vs consensus). Nel quarto trimestre il fatturato è stato pari a 238,4 milioni, in crescita dell’1,7 per cento.
Dalla ripartizione dei ricavi per marchio emerge la contrazione delle vendite a brand Tod’s, che hanno inciso sul totale per il 50,4 per cento e che sono diminuite del 7,4% (-8,7% a cambi costanti) a 461,8 milioni, con dinamiche comunque positive per il canale retail e un buon avvio del nuovo progetto T Timeless, sia di calzature sia di pelletteria.
In calo anche le vendite a brand Hogan (-4,7% a cambi correnti; -5% a cambi costanti) a 196,5 milioni, con una crescita tuttavia a doppia cifra dei ricavi in Greater China, nonostante la delicata situazione di Hong Kong.
Le vendite a marchio Fay sono scese dell’8,2% a (-8,1% a cambi costanti) a 56,3 milioni, scontando soprattutto la persistente debolezza del mercato domestico.
Crescono solo le vendite a marchio Roger Vivier (+15,6% a cambi correnti; +13,8% a cambi costanti), che si sono attestate a 200,6 milioni (21,9% dei ricavi totali).Dall’analisi per categoria si rileva la contrazione delle vendite di calzature, che rappresentano la maggior quota del fatturato (79,8% del totale), diminuite dell’1,7% (-2,8% a cambi costanti) a 730,8 milioni.
In calo anche i ricavi di pelletteria e accessori (-5,4% a cambi correnti; -7,3% a cambi costanti) e abbigliamento (-6,7% a cambi correnti; -6,9% a cambi costanti).
Dalla ripartizione per area geografica si evidenzia che in Italia i ricavi sono diminuiti del 7,6% a 260,7 milioni, mercato che rappresenta il 28,5% del giro d’affari complessivo.
Nel resto dell’Europa, i ricavi sono diminuiti del 2,6% (-2,9% a cambi costanti) a 237,6 milioni.
Nelle Americhe le vendite assommano a 70,6 milioni, in contrazione del 3,3% (-7% a cambi costanti), mentre nella Greater China, che esprime il 23,5% del giro d’affari complessivo, ammontano a 215,1 milioni, in aumento dello 2,3% (+0,4% a cambi costanti). Si segnalano i positivi risultati registrati in Mainland China, che rappresenta più del 60% di questa regione, che si sono contrapposti al forte rallentamento della piazza di Hong Kong dovuto alle tensioni politiche.
Infine, nel Resto del Mondo le vendite sono aumentate dello 0,8% a 132,1 milioni (-1,4% a cambi costanti).
Dalla ripartizione per canale distributivo emerge il calo a doppia cifra dei ricavi realizzati attraverso in clienti terzi, che si sono attestati a 270,2 milioni (-18,8% a cambi correnti; -19,3% a cambi costanti), scontando principalmente la debolezza del mercato domestico ed europeo.
Per contro sono cresciute le vendite dirette, risultate pari a 645,9 milioni (+6,3% a cambi correnti; +4,8% a cambi costanti).
Al 31 dicembre 2019, la rete distributiva del gruppo risultava composta da 290 DOS e 115 negozi in franchising, diminuiti rispetto ai 284 DOS e 120 negozi in franchising al fine anno 2018