In relazione alle disposizioni della Consob, la società dello storico marchio tessile italiano ha comunicato i dati relativi alla posizione finanziaria netta a fine dicembre scorso.
A partire dal 1° gennaio 2019, la società ha adottato il nuovo principio contabile IFRS 16 Leases, che ha comportato un incremento della posizione finanziaria di 12,3 milioni a fine dello scorso novembre e di 12,2 milioni al 31 dicembre 2019.
L’indebitamento finanziario netto della società, pari a 39 milioni, è calato di 0,5 milioni rispetto a fine novembre scorso (39,5 milioni) ed è salito di circa 10,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2018 (28,7 milioni), per effetto del suddetto principio contabile.
In termini omogenei, escludendo l’applicazione dell’IFRS 16, l’indebitamento finanziario netto è diminuito da fine anno 2018 di circa 1,9 milioni a 26,8 milioni a fine dicembre 2019.
Si ricorda che la remissione del debito da parte delle banche finanziatrici prevista dall’Accordo di Ristrutturazione è giuridicamente efficace dal 18 maggio 2016, data in cui la banca agente ha dato atto dell’avveramento di tutte le condizioni sospensive previste ai sensi dell’Accordo di Ristrutturazione.
In ragione della suddetta remissione del debito nei confronti delle banche finanziatrici sussiste in capo alla società il diritto di non pagare il debito oggetto di remissione e, pertanto, non si configurano i presupposti per l’applicazione della disciplina di cui all’art. 2447 cod. civ.
Ciononostante, in considerazione della presenza delle condizioni risolutive previste dall’Accordo di Ristrutturazione e, in particolare, di talune condizioni risolutive il cui avveramento è al di fuori del controllo della società, alla luce della disciplina di cui ai principi contabili internazionali IFRS, la situazione patrimoniale-finanziaria ed economicanon riflettono ancora gli effetti positivi derivanti dalla remissione del debito di cui all’Accordo di Ristrutturazione.
Dalla disamina delle condizioni risolutive il CdA di Zucchi ritiene remoto il rischio dirisoluzione dell’Accordo di Ristrutturazione.
Senza la remissione del credito da parte delle Banche Finanziatrici la posizione finanziaria netta, alla data del 31 dicembre 2019, sarebbe pari a 88,6 milioni (rispetto a 78,3 milioni al 31 dicembre 2018), inclusivo del debito trasferito, quale parte non corrente, pari a 30 milioni, conferita nel patrimonio destinato ad uno specifico affare.
L’Accordo di Ristrutturazione prevedeva, inter alia, la costituzione di una SPV alla quale Zucchi avrebbe conferito il ramo d’azienda costituito da parte del debito verso le banche finanziatrici pari a 30 milioni e dagli immobili di proprietà della società ubicati a Isca Pantanelle, Notaresco, Casorezzo, Vimercate e Rescaldina nonché ogni rapporto agli stessi connesso.
In alternativa, la società avrebbe potuto conferire gli immobili in un fondo d’investimento alternativo immobiliare di gradimento delle banche finanziatrici con contestuale accollo da parte del fondo del debito trasferito ed integrale liberazione della società da ogni obbligo relativo allo stesso.
La parte di debito trasferito non rimborsata con la vendita di tutti gli Immobili sarebbe stata oggetto di remissione a favore della società, ai sensi dell’articolo 1236 del codice civile. A seguito di interlocuzioni con l’Agenzia delle Entrate in merito alla corretta qualificazione fiscale delle predette opzioni individuate dall’Accordo di Ristrutturazione, la società, in accordo con le banche finanziatrici, ha valutato la possibilità di adottare la diversa struttura negoziale della costituzione di un patrimonio destinato aduno specifico affare, ai sensi dell’articolo 2447 bis del codice civile.
Pertanto, il 14 giugno 2018, l’assemblea degli azionisti ha deliberato in favore della costituzione del patrimonio destinato e in data 7 agosto 2018, la società ha sottoscritto con le banche finanziatrici un accordo integrativo dell’Accordo di Ristrutturazione avente ad
oggetto la possibilità di costituire un patrimonio destinato ad un unico affare ex art. 2447-bis del codice civile cui conferire gli immobili.
Il CdA di Zucchi, tenutosi il 29 ottobre 2018, ha deliberato la costituzione del patrimonio destinato.