Utility (+1,1%) – Enel (+1,4%) sovraperforma il comparto

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1,1%, facendo meglio del corrispondente europeo (+0,5%) e del Ftse Mib (+1%).

Seduta positiva per le borse europee dopo le perdite dell’ottava scorsa mentre le piazze cinesi hanno perso circa l’8% alla riapertura dopo le festività. Continuano a preoccupare i timori per la diffusione del coronavirus cinese e il suo impatto sull’economia, nonostante le misure del governo cinese per sostenere la crescita. Sul fronte macro sono stati diffusi gli indici Pmi manifatturieri dei Paesi europei e l’Ism manifatturiero degli Usa.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito a 139 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,94 per cento.

Tornando alle società del comparto, tra le Big, la migliore è stata Enel (+1,4%) su cui Deutsche Bank ha alzato il target price a 8,30 euro dal precedente 7,30 euro, confermando il giudizio Buy. Barclays, invece ha aumentato il prezzo obiettivo a 8,00 euro da 6,20 euro, confermando la raccomandazione “equalweight”.

La linea di business per i servizi energetici avanzati del gruppo Enel, Enel X, attraverso la controllata locale Enel X Polska si è aggiudicata 696 MW di capacità di Demand Response da fornire nel 2024 sul Capacity Market locale.

Segue Snam (+0,8%) su cui Deutsche Bank ha rivisto il prezzo obiettivo a 5,5 euro da 5,1 euro, mantenendo la raccomandazione “buy”. Barclays ha alzato il tp a 5,6 euro da 5,0 euro e confermato il giudizio “overweight”.

La controllata Snam4Mobility ha siglato con Landi Renzo un accordo di collaborazione per dare impulso alla mobilità sostenibile a CNG (gas naturale compresso) in Italia.

Su Terna (+0,8%) Deutsche Bank ha rivisto il tp a 6,8 euro da 6,2 euro e confermato il “buy”. Barclays alza tp a 6,3 euro da 6,0 euro e conferma il giudizio “equalweight”.

In felssione Italgas (-0,8%) su cui Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo a 5,60 euro da 5,20 euro, confermando il giudizio “sell”.

Tra le Mid, ha fatto meglio Ascopiave (+2,4%), che detiene in proprio il 4,576% del capitale sociale.

In coda Falck Renewables (-1,4%).

Tra i titoli a minore capitalizzazione, Seri Industrial (-0,5%) ha reso noto l’ammontare dell’indebitamento finanziario netto di gruppo di fine dicembre 2019, pari a 69,7 milioni, in aumento rispetto a 67,5 milioni del mese precedente.

TerniEnergia (-3,3%) a fine dicembre ha riportato un indebitamento finanziario netto di gruppo pari a 64,1 milioni, in aumento rispetto a 63,3 milioni del mese precedente.

Biancamano (-4,4%) a fine dicembre ha riportato un indebitamento finanziario netto di gruppo pari a 104,7 milioni, in calo rispetto a 118,6 milioni del mese precedente.