Le principali piazze europee chiudono la seduta in territorio positivo, con Milano che evidenzia un rialzo dell’1,6% a 24.236 punti. L’Ibex35 di Madrid guadagna l’1,6%, il Dax di Francoforte l’1,5%, il Cac40 di Parigi lo 0,8% e il Ftse100 di Londra lo 0,6 per cento.
Oltreoceano, intorno alle ore 18:00, Wall Street si muove in rialzo, con il Dow Jones nuovamente oltre quota 29.000 a +1,1%, lo S&P500 a +0,8% e il Nasdaq a +0,2%.
Gli ultimi aggiornamenti sul coronavirus hanno ridato forza alla rimonta avviata dai mercati ad inizio settimana e sostenuta nelle precedenti sedute dagli sforzi messi in atto da Pechino per contrastare l’impatto dell’epidemia sull’economia reale.
Gli investitori hanno accolto positivamente la notizia riguardante la scoperta di due farmaci in grado di inibire il virus da parte di un’equipe cinese mentre anche un team britannico ha parlato di “passi avanti significativi” su un vaccino.
Ulteriori indicazioni positive sono arrivate inoltre dai dati macro giornalieri. La stima ADP (National Employment Report) sul mondo del lavoro ha evidenziato che a gennaio sono stati creati 291 mila nuovi posti di lavoro, superiori alle 199 mila unità di dicembre (rivisto da 202 mila unità). Gli analisti si attendevano 157 mila nuovi posti di lavoro.
Sempre a gennaio l’indice ISM non manifatturiero degli Stati Uniti ha registrato un valore di 55,5 punti, superando anche in questo caso le aspettative degli analisti (55,1 punti) e la rilevazione di dicembre (54,9 punti, rivista da 55,0 punti).
Per quanto riguarda l’Eurozona, la lettura finale dell’indice Markit PMI Servizi di gennaio si è attestata a 52,2 punti, in linea con le attese degli analisti e la rilevazione preliminare. Il Pmi Composito dell’Eurozona si è fissato invece a 51,3 punti, al di sopra delle attese e del dato preliminare che indicavano invece un valore di 50,9 punti.
Sul forex, il dollaro continua a rafforzarsi contro la divisa europea, con il cambio Eur/Usd a 1,0004. Biglietto verde in aumento anche verso lo yen (Usd/Jpy) a 109,72.
Tra le materie prime, le quotazioni dell’oro salgono a 1.562,25 dollari l’oncia. Scattano in rialzo anche le quotazioni del greggio, con il Brent (+3,6%) a 55,84 dollari al barile e il Wti (+3,6%) a 51,41 dollari al barile. Il dato settimanale EIA sulle scorte di petrolio negli Stati Uniti ha messo in evidenza un aumento di 3,4 milioni di barili, superiore all’incremento atteso di circa 2,9 milioni di barili.
Sull’obbligazionario, il decennale italiano sale allo 0,96% con il relativo spread verso il Bund tedesco a 136 punti base.
Tornando a Piazza Affari, chiudono in vetta Pirelli (+5,7%), Intesa (+4,2%) e Saipem (+4%). In coda Ferragamo (-0,6%) e Juventus (-0,6%).