Il quarto trimestre 2019 di Bper incorpora gli effetti, già recepiti nel terzo trimestre, dell’ingresso nel perimetro di Unipol Banca e Arca Holding. Il margine di intermediazione è pari a 631,9 milioni. Il periodo si è chiuso con un rosso di 143,3 milioni, risentendo degli oneri straordinari legati all’accordo sindacale e alle extra rettifiche in vista dell’accelerazione del de-risking.
I dati del quarto trimestre di Bper Banca non sono confrontabili con quelli dello stesso periodo del 2018 in quanto includono gli impatti legati all’ampliamento del perimetro con l’acquisizione di Unipol Banca e Arca Holding.
Il trimestre è stato condizionato dagli oneri straordinari connessi all’accordo sindacale recentemente siglato per l’uscita di alcune risorse e alle maggiori rettifiche contabilizzate nell’ottica di accelerare il de-risking.
Il margine di intermediazione si è attestato a 631,9 milioni, al cui interno il margine di interesse si è fissato a 302,4 milioni, impattato dagli effetti contabili dell’Ifrs9 e dell’Ifrs16, e le commissioni nette a 275,9 milioni, con una buona performance di quelle generate dalla bancassurance, da quelle riferite a finanziamenti e garanzie e quelle relative a carte, incassi e pagamenti.
I costi operativi sono stati pari a 614,8 milioni, al cui interno quelli per il personale si fissano a 392 milioni, includendo i 136 milioni non ricorrenti legati agli esuberi concordati con i sindacati, mentre gli altri costi si sono attestati a 158,4 milioni, considerando poste straordinarie per 17,2 milioni legate alle recenti operazioni straordinarie.
Tali dinamiche hanno portato a un risultato lordo di gestione pari a 17,1 milioni e, dopo rettifiche su crediti quasi del tutto riconducibili ad accantonamenti extra finalizzati all’accelerazione del de-risking, da completare entro il primo semestre 2020, il risultato netto di gestione riporta una perdita di 123,1 milioni e un deficit netto di 143,3 milioni.