Il gruppo ha archiviato il periodo ottobre-dicembre 2019 con ricavi in lieve aumento dello 0,6% a 29,4 miliardi, con la flessione delle consegne compensata dal miglioramento del mix. L’Ebit adjusted è aumentato del 15,5% a 2,1 miliardi con una marginalità salita al 7,1%, grazie al risultato record in Nord America (+130 bp al 10%). L’utile netto adjusted è cresciuto del 3% a 1,54 miliardi. Confermata la guidance 2020.
Fca ha chiuso il quarto trimestre del 2019 con un calo delle consegne complessive dell’1% a 1.65.000 veicoli, realizzando ricavi per 29,4 miliardi (29,2 miliardi il consensus) in lieve aumento dello 0,6% rispetto al pari periodo 2018.
A livello di aree geografiche, i ricavi in Nord America sono cresciuti a 20,6 miliardi, con volumi sostanzialmente stabili e un mix più favorevole che ha portato l’Ebit adjusted oltre i 2 miliardi con una marginalità record al 10% (+130 punti base).
Fatturato in aumento a 2,3 miliardi e margine in crescita al 5,9% (+130 punti base) anche in Latam, mentre i ricavi sono diminuiti in Emea e in area Apac rispettivamente a 5,3 miliardi e a 773 milioni. Infine, Maserati ha registrato un fatturato in calo del 44% a 395 milioni principalmente per effetto della contrazione dei volumi.
Nel complesso, l’Ebit adjusted è aumentato del 15,5% a 2,115 miliardi (2,103 miliardi il consensus) con una marginalità salita al 7,1% (+90 punti base).
L’utile netto adjusted è salito del 3% a 1,54 miliardi (1,44 miliardi il consensus), mentre il risultato netto ha evidenziato un incremento del 35% a 1,56 milioni.
Il free cash flow industriale è pari a 1,5 miliardi, comprensivo di investimenti per 2,9 miliardi.
Infine, Fca ha confermato i target 2020, prevedendo un Ebit adjusted superiore a 7 miliardi, un epsd diluito adjusted oltre 2,80 euro e un free cash flow industriale maggiore di 2 miliardi.
