Utility (+0,7%) – Hera (+1,2%) e Snam (+0,8%) ancora le migliori tra le Big

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,7%, al di sotto del corrispondente europeo e del Ftse Mib, entrambi in rialzo di un punto percentuale.

Ad alimentare gli acquisti nella seduta odierna è stato soprattutto il taglio delle tariffe su 75 miliardi di dollari di beni americani annunciato dalla Cina, che entrerà in vigore dalla prossima settimana.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta a 133 punti base, con il rendimento del decennale italiano in rialzo allo 0,96%, dopo aver toccato in giornata l’1,0 per cento.

Tornando alle società del comparto, Big in territorio positivo, tra cui fanno meglio Hera (+1,2%) e Snam (+0,8%).

Enel ha accelerato al rialzo verso fine seduta, chiudendo a +0,7 per cento, superando gli 82 miliardi di capitalizzazione. A mercati chiusi ha comunicato i risultati preliminari relativi all’esercizio 2019. I conti definitivi del 2019 saranno poi approvati dal Cda il prossimo 19 marzo, insieme alla proposta di destinazione degli utili.

Tra le Mid, prese di beneficio su Ascopiave che lascia sul terreno l’1,6 per cento, dopo gli acquisti della seduta precedente.

Tra le i titoli a minore capitalizzazione, quarta seduta di acquisti per Acsm Agam (+6,6%).

Ritorno agli acquisti su TerniEnergia (+2,4%) che ha siglato con Seaside, società del Gruppo Italgas, un accordo per la realizzazione di un sistema di Predictive Energy Analytics, per fornire soluzioni di efficientamento energetico e automazione per un primario gruppo cementiero italiano.

Si segnala che nei primi giorni del mese di febbraio le quotazioni del gas naturale presso il Punto di scambio virtuale (Psv) si stanno muovendo intorno a 11,48 €/MWh, cioè il 45,5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 e il 22,8% in meno rispetto a inizio gennaio 2020.