Askoll EVA (Aim) – Crescere nell’elettrico non solo nelle due ruote

Il gruppo vicentino si prepara ad affrontare una significativa crescita dimensionale grazie alle opportunità derivanti dallo sviluppo nel mercato dell’elettrico, sia nei segmenti dello sharing e del delivery che in quello retail. A ciò si aggiunge la volontà di aumentare il peso del segmento della componentistica anche al di fuori del mercato delle due ruote, sfruttando il vantaggio di avere una produzione completamente interna. Il gruppo prevede di superare i 43 milioni di fatturato nel 2021 raggiungendo il break-even a livello di Ebitda quest’anno, attraverso una strategia basata su quattro direttrici: 1) ampliare la gamma veicoli; 2) ampliare la base clienti; 3) estendere i mercati a livello geografico; 4) rafforzare la presenza in ambito OEM.

Modello di business

Il Gruppo Askoll EVA produce e commercializza biciclette e scooter elettrici, e kit e componenti nell’area dei motori e delle batterie elettriche per l’applicazione da parte di terzi. L’attività è suddivisa nelle Business Unit “Electric 2 wheels vehicles” (e-bike ed e-scooter) e “Kits & Parts for OEM applications”.

Le e-bike sono biciclette dotate di un piccolo motore alimentato da batterie agli ioni di litio che si attiva solo nel momento in cui vengono utilizzati i pedali. Il Gruppo commercializza inoltre accessori come seggiolini per bambini, cestini, caschi, sospensioni per il sellino.

Gli e-scooter sono veicoli dotati di motori elettrici alimentati a batterie a ioni di litio di differente capacità, la cui potenza determina la portata e la velocità dello stesso. Il Gruppo produce più modelli di e-Scooter, destinati ai clienti retail, ad utenti professionali e altri sviluppati per essere utilizzati in programmi di sharing.

La seconda linea di business riguarda lo sviluppo, produzione e commercializzazione di Kit e componenti per motori elettrici e relative batterie. Tali componenti possono essere utilizzate anche su gokart, tosaerba, e-boat, e-bike, e-scooter, unità d’immagazzinamento di potenza.

Askoll EVA svolge in proprio l’intero processo a partire dall’attività di ricerca e sviluppo fino alla commercializzazione nei confronti dei clienti più rilevanti o dei distributori.

Caratteristiche degli ultimi mesi

L’andamento degli ultimi sei mesi è stato caratterizzato da importanti iniziative e opportunità.

Negli scorsi mesi, il gruppo ha concluso nuovi accordi per la distribuzione dei propri prodotti in Germania, Romania, Montenegro, Israele e Macedonia, oltre a un’intesa per lo sviluppo di un nuovo modello di business per il bike sharing. In ambito sharing, Askoll EVA ha ricevuto ad agosto 2019 un nuovo ordine da eCooltra per ulteriori 2.200 scooter, che si aggiungono ai 550 consegnati a giugno.

In occasione di EICMA 2019 è stato presentato un nuovo e innovativo monopattino elettrico con l’obiettivo principale di proporre il nuovo veicolo al segmento sharing che ha mostrato nell’ultimo anno uno sviluppo esponenziale sia in Europa, ma soprattutto in Nord America.

A ottobre, inoltre il gruppo ha annunciato di aver sottoscritto un accordo con una primaria realtà internazionale che sancisce l’ingresso nel mercato dell’automazione per cancelli elettrici.

A ciò si aggiunge l’intesa siglata a dicembre per l’entrata nel mercato dell’hand push trolley, a conferma della strategia del gruppo di ampliamento del proprio portafoglio di offerta.

Conto economico primo semestre 2019

Askoll EVA ha chiuso il primo semestre 2019 con ricavi in crescita del 12% a 5,87 milioni, grazie soprattutto alle vendite di e-scooter (+34%) passate da 1.611 unità nei primi sei mesi dello scorso anno a 2.161 unità.

Per quanto riguarda la gestione operativa, l’Ebitda risulta negativo per 3,3 milioni rispetto a -2,6 milioni nel primo semestre 2018, a causa principalmente dell’incremento dei costi del personale per il rafforzamento dei dipartimenti R&D e Operation.

L’Ebit, invece, è passato da -4,7 milioni a -5,7 milioni, in relazione anche all’aumento degli ammortamenti.

Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 5,9 milioni, rispetto all’utile di 0,3 milioni del primo semestre 2018 che aveva beneficiato dello stanziamento di imposte differite per 5,1 milioni.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 11,3 milioni da 5,1 milioni al 31 dicembre 2018, per effetto principalmente degli investimenti per lo sviluppo di nuovi prodotti per 1,5 milioni e dell’incremento di magazzino per 2,6 milioni.

Conto economico esercizio 2018

Il gruppo ha chiuso il 2018 con ricavi sostanzialmente quadruplicati a 14,2 milioni (+284% a/a), grazie al cambio della strategia commerciale avviato già nel 2017, passando dalle sole vendite al segmento retail al proporre i veicoli Askoll EVA ai segmenti professionali del delivery e a quello dello sharing.

L’incremento dei volumi di vendita e della marginalità del prodotto, unitamente alla maggiore efficienza produttiva ha consentito il miglioramento dei margini operativi seppure ancora negativi.  L’Ebitda, infatti, ha diminuito il proprio deficit a 4,3 milioni (6,8 milioni nel 2017), anche se in peggioramento rispetto a quanto previsto nel piano inserito nel documento di ammissione (-3,8 milioni) a causa di costi non previsti legati alla produzione.

Analogo l’andamento dell’Ebit il cui deficit è diminuito a 8,5 milioni (19,5 milioni nel 2017), inferiore però a quanto previsto in sede di piano (-7,1 milioni), spesati ammortamenti e per 3,9 milioni (3,4 milioni nel 2017), comprensivi dell’ammortamento delle spese di quotazione e di sviluppo. Sul 2017 pesavano svalutazioni per oltre 9 milioni connessi all’abbandono del progetto E-Car a causa degli ingenti investimenti richiesti.

Un ulteriore beneficio alla riduzione della perdita netta da 18,2 milioni a 1,7 milioni giunge dall’iscrizione, pari a circa 7 milioni, di imposte differite attive sulle perdite fiscali maturate fino a fine 2018.

Breakdown ricavi primo semestre 2019

A livello geografico, la crescita è stata sostenuta in particolare dall’incremento del 18,9% a 2,9 milioni in Italia, mentre in Europa esclusa Italia il fatturato è diminuito leggermente dell’1,7% a 2,9 milioni.

Breakdown ricavi esercizio 2018

A livello geografico, la crescita è stata sostenuta in particolare dal forte incremento registrato in Europa esclusa Italia, con un fatturato passato da 1,3 milioni a 8,7 milioni.

Forte incremento anche in Italia, dove Askoll EVA si conferma market leader con una quota superiore al 70% e ricavi più che raddoppiati a 5,3 milioni. Ancora marginale il contributo degli altri Paesi.

Stato patrimoniale

Dall’analisi dello stato patrimoniale emerge un aumento del capitale investito netto a fine 2018, per effetto dell’aumento del capitale circolante a fronte di immobilizzazioni nette sostanzialmente stabili.

Dal lato delle fonti, il patrimonio netto al 31 dicembre 2018 ammonta a 24,7 milioni, in aumento rispetto ai 10,3 milioni di fine 2017 principalmente per effetto dell’aumento di capitale ai fine della quotazione sul mercato AIM avvenuta nel luglio 2018.

L’indebitamento finanziario netto è diminuito a 5,0 milioni rispetto ai 14,7 milioni al 31 dicembre 2017, principalmente per effetto dei proventi pari a 12 milioni raccolti in sede di IPO. Il debito residuo da cash pooling al 29 giugno 2018, inoltre, è stato trasformato in un debito verso Soci.

L’analisi del Free Cash Flow registra un andamento ancora negativo nel 2018, appesantito dall’andamento del Capex e dal CCN.

Piano industriale 2019-2021

Il nuovo piano industriale presentato dalla società si muove su quattro direttrici fondamentali, che dovrebbero consentire di proseguire il trend di crescita dei volumi con ricavi previsti a 19,7 milioni nel 2019 fino a superare quota 43 milioni nel 2021 (CAGR 45%).

A livello operativo, l’Ebitda è atteso ancora negativo per 4,3 milioni nel 2019, per poi raggiungere il break-even nel 2020 e i 2,8 milioni di utile l’anno successivo.

Risultati che verranno conseguiti grazie all’ampliamento della gamma veicoli, sia in ambito professional che retail, e della base clienti nei vari segmenti. Il gruppo prevede inoltre un’estensione dei mercati di riferimento a livello geografico, con particolare focus su Nord e Sud America.

Infine, Askoll EVA intende accelerare i piani di sviluppo per rafforzare la propria presenza in ambito OEM, diventando fornitore di componenti elettrici anche al di fuori del mercato delle due ruote.

Le prospettive di Askoll EVA per i prossimi anni si confermano molto positive anche alla luce del crescente interesse del mercato e dei Governi verso le tematiche legate all’ecosostenibilità.

 Ratio

La società è ancora in fase di start up e non ha ancora raggiunto il break-even a livello di Ebitda, chiudendo il 2018 con una perdita netta di 1,7 milioni. Pertanto, gli indicatori di bilancio come Net debt/Ebitda e Roe risultano ancora non significativi.

L’aumento di capitale e le risorse raccolte in sede di quotazione in Borsa hanno però consentito di rafforzare la struttura patrimoniale riducendo il leverage, con un rapporto debt/equity sceso a 0,21x al 31 dicembre 2018 rispetto a 1,42x a fine 2017.

 Punti di forza

  • Elevate barriere all’ingresso
  • Forte know-how tecnologico
  • Leader di mercato in Italia nel settore degli e-scooter
  • Ciclo produttivo completamente sviluppato internamente

 Punti di debolezza

  • Azienda è ancora in fase di start up
  • Ancora scarsa diversificazione di prodotto

 Opportunità

  • Sfruttamento dei benefici derivanti da regole più stringenti in tema di emissioni
  • Partnership con operatori di sharing e delivery
  • Consolidamento della presenza internazionale in particolare nei Paesi Europei
  • Sviluppo del segmento della componentistica anche al di fuori del mercato delle due ruote

 Minacce

  • L’acuirsi della concorrenza
  • Rallentamento dell’economia
  • Mancato sviluppo del segmento retail
  • Difficoltà nel raggiungere la scala produttiva.

Borsa

Oggi il titolo Askoll Eva tratta a 2,3 euro, rispetto a un prezzo di collocamento di 3,50 euro con cui ha debutto a Piazza Affari nel luglio 2018.

Dopo una flessione a luglio 2019 il titolo a metà gennaio 2020 ha iniziato un forte recupero che l’ha portato a registrare una performance del +29,5% negli ultimi sei mesi.

Il 20 gennaio 2020 ha toccato i 3,1 euro, portandosi sui massimi da marzo 2019.

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