Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina l’ottava con un guadagno del 4,1% e al di sopra dell’omologo europeo (+3,4%), beneficiando dello sprint del comparto bancario (+11,5%) e chiudendo al di sotto del Ftse Mib (+5,3%).
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che hanno firmato ieri la fase 1 dell’accordo commerciale, anche se adesso c’è qualche preoccupazione legata al diffondersi del coronavirus con epicentro la Cina, anche se potrebbe essere stato trovato un rimedio.
Sul fronte italiano, l’esito delle recenti elezioni regionali ha segnato la vittoria del PD, che rafforza la tenuta del Governo appoggiato dallo stesso PD e dal M5S, nonostante il crollo di quest’ultimo nella stessa tornata elettorale, mentre gli ultimi dati hanno confermato la stagnazione dell’economia.
L’ottima performance del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, a partire da Fineco (+11%), sostenuta anche dal solido dato sulla raccolta netta di gennaio, passando per Banca Generali (+5,7%) e Azimut (+4%) sul Ftse Mib in attesa dei risultati.
Sul listino principale bene Nexi (+4,2%), sempre al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie dopo l’ultima operazione nel settore del pagamenti digitali.
Tra le Mid Cap in luce Banca Ifis (+3,8%), che ha da poco presentato il nuovo piano industriale al 2022. Ok Cerved (+1,9%), al lavoro per valorizzare il credit management, mentre frena doValue (-1,7%), che ha recentemente registrato dei cambiamenti nell’assetto azionario. Tutte e tre divulgheranno i risultati nei prossimi giorni, così come illimity (+3,6%), che ha acquistato altri Npl.
Tra le Small Cap rimbalzano Banca Intermobiliare (+5,6%), alle prese con l’implementazione del nuovo piano strategico aspettando i conti, e Banca Sistema (+8,1%), fresca di risultati.