Nelle sedute dal 3 al 7 febbraio il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in rialzo del 7,4%, sovraperformando l’Euro Stoxx Tecnologia (+6,8%) e il Ftse Mib (+5,3%).
Nelle cinque sedute le borse europee hanno recuperato terreno dopo la debacle dell’ottava precedente, aiutate dai provvedimenti della Cina per limitare l’impatto del virus sull’economia, anche se gli analisti cominciano a tagliare le stime di crescita.
Inoltre, Pechino taglierà le tariffe su 75 miliardi di dollari di beni americani da questa settimana. Venerdì sono stati diffusi i dati di gennaio sul mercato del lavoro statunitense, che hanno evidenziato più nuovi impieghi del previsto ma un tasso di disoccupazione lievemente in rialzo.
Tornando al comparto tech e tlc di Piazza Affari, la big cap Stm (+7,7%) rimonta dopo il -8,9% dell’ottava precedente, in cui aveva scontato i timori per il rallentamento dell’economia globale innescati dalla diffusione del coronavirus e le prese di beneficio dopo il rally alimentato dai risultati del quarto trimestre 2019.
Rialzo più contenuto, invece, per la tlc Telecom Italia (+1,6%), frenata in parte dalla sanzione da 114 milioni dell’Antitrus per il rialzo dei prezzi legato alla fatturazione a 28 giorni, oltre ad un’ulteriore multa da 28 milioni per violazioni della privacy nell’ambito dell’attività di marketing. Federico Rigoni è stato nominato Chief Revenue Officer.
Fra le mid cap avanzano Reply (+7,3%) e Sesa (+5,1%), che si riavvicina al massimo storico di 55,1 euro e prosegue il suo piano di buy-back.
Tra le aziende a minor capitalizzazione vola Eems (+9,2%) seguita da Wiit (+9%).
Per quanto riguarda Exprivia (-0,9%), l’assemblea della controllata Italtel è andata deserta in prima convocazione.
Infine, sono stati diffusi i dati sulla pfn al 31 dicembre di Tiscali (+0,8%), Acotel Group (-1,2%) e It Way (-1,4%).