Unieuro continua a crescere e a registrare utili anche in un contesto altamente competitivo. Recentemente è diventata una public company, con un flottante che supera l’85 per cento. Un traguardo che segue la positiva conclusione dell’accelerated bookbuilding sul 17,6% del capitale da parte di Italian Electronics Holdings (Rhône).
“Ora che siamo diventati una public company”, afferma Giancarlo Nicosanti Monterastelli, Ad di Unieuro in un’intervista rilasciata ad Affari&Finanza de “La Repubblica”, “continueremo con la strategia che abbiamo sempre portato avanti e ci teniamo a mantenere le promesse, come abbiamo dimostrato dal collocamento del 2017 in poi”.
Dichiarazioni seguono quanto affermato da Nicosanti in una precedente intervista rilasciata a Market Insight, nella quale l’Ad aveva riportato tra l’altro che “Diventare una public company rappresenta per Unieuro un nuovo passaggio storico: nata come impresa familiare oltre ottant’anni fa e per quindici controllata dal private equity, Unieuro diventa oggi una società a capitale diffuso. Con un flottante superiore all’85% diventiamo una delle rare public company italiane”.
“Lo status di public company è una vera rarità nel contesto italiano, dove sono pochissime le società che possono vantare una piena indipendenza da uno o più azionisti stabili”.
D’ora in avanti, proseguiva l’Ad, “gli azionisti, vecchi e nuovi, beneficeranno di un titolo più liquido grazie ad un flottante che in soli tre anni è passato dal 35% all’85%”.
“La generosa politica dei dividendi attualmente in essere non cambia: la società continuerà a distribuire almeno il 50% dell’utile netto adjusted, come avvenuto fin dallo sbarco in Borsa”.