Eurizon, società di asset management del gruppo Intesa Sanpaolo, ha chiuso il 2019
con un patrimonio gestito di 335,5 miliardi (+11% a/a), raggiungendo il suo record storico.
L’utile netto consolidato è stato pari a 518,5 milioni (+11,5% su base annua) e il margine da commissioni a 799 milioni (+14%). Il cost/income ratio al 18,7% a fine 2019 evidenzia un’ulteriore contrazione rispetto al 21% del 2018.
I flussi netti da inizio anno superano i 10 miliardi, grazie anche alla nuova società Eurizon Capital Real Asset che ha apportato 3,4 miliardi, ricevuti in delega di gestione da Intesa
Sanpaolo Vita. Al netto di quest’operazione straordinaria, Eurizon si conferma ai vertici
in termini di raccolta nell’industria italiana del risparmio gestito, con un dato complessivo di 6,6 miliardi. Il contributo maggiore arriva dai fondi aperti (+4,6 miliardi).
Tra le partecipazioni estere, il patrimonio della cinese Penghua Fund Management (partecipata al 49%) si attesta a 82 miliardi. Considerando anche la società di Shenzhen, il patrimonio complessivo gestito da Eurizon supera i 417 miliardi.
Le tre società che rientrano nell’HUB dell’Est Europa, VUB AM (Slovacchia), CIB IFM (Ungheria) e PBZ Invest (Croazia), confermano un livello di patrimonio complessivo di 3,7 miliardi.
Tommaso Corcos, Ad di Eurizon, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti nel 2019 dove registriamo numeri in crescita su tutti i principali indicatori economici e finanziari. Nei dodici mesi abbiamo portato a termine importanti progetti su diversi fronti, arrivando a includere nel perimetro di Eurizon nuove realtà che hanno rafforzato la struttura e ampliato il business”.
























