Riparte la serie di rialzi degli indici americani che registrano nuovi massimi storici, ignorando le notizie che arrivano dalla Cina la quale rimane ancora chiusa in molte zone del Paese.
Nel dettaglio il listino tecnologico avanza dell’1,1%, lo S&P500 dello 0,7%, il Dow Jones dello 0,6% ed il Russell 2000 dello 0,7%. In calo, invece, il VIX di tre punti percentuali che chiude tuttavia poco al di sopra di quota 15 punti.
Amazon avanza del 2,6% al nuovo massimo storico, salendo per la prima volta al di sopra dei 2.100 dollari. In rialzo anche Google e Microsoft di oltre un punto percentuale.
I titoli principali trascinano il settore tecnologico (+1,4%), il migliore ieri, seguito dai consumi discrezionali (+1,3%) e dall’immobiliare (+1,2%). In calo, invece, il comparto dell’energia che soffre il calo del prezzo del greggio (-1,5%) che scivola sotto la soglia dei 50 dollari al barile a quota $49,6.
Mercato obbligazionario con modeste variazioni ma con rendimenti ancora schiacciati al ribasso. Nello specifico la scadenza biennale cede un punto base al 1,38% e quella decennale tre al 1,55%.
Tra i metalli preziosi giornata positiva sia per l’oro che per l’argento che avanzano entrambi di mezzo punto percentuale con il metallo giallo che tenta di sfondare l’importante resistenza a quota $1.585 l’oncia.
Infine sul mercato valutario continua inarrestabile la marcia di rafforzamento del dollaro che sale a 1,091 nei confronti della moneta unica.
