Pop. di Sondrio – Titolo in rally (+6,4%) dopo parere Avvocatura UE su riforma popolari

Banca Popolare di Sondrio mette il turbo a Piazza Affari. Intorno alle 11:20 il titolo segna uno scatto del 6,4% a 2,17 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,9 per cento.

Il titolo, già ben intonato, ha ulteriormente esteso il rialzo in concomitanza con la diffusione del parere dell’Avvocatura Generale della Corte UE secondo cui la riforma delle banche popolari varata nel 2015 dal Governo Renzi non viola le norme europee.

Lo si apprende dalla stampa. È stato così respinto il ricorso portato avanti da alcuni azionisti e associazioni di consumatori presso la Corte di giustizia Ue contro la legittimità della riforma che prevedeva alle popolari con attivi per oltre 8 miliardi di trasformarsi in società per azioni.

“Il diritto dell’Unione non impone né osta a una normativa nazionale che prescrive la predetta soglia di attivo di 8 miliardi”, spiega una nota, che aggiunge che tale soglia “appare giustificata dalla finalità di garantire una sana governance e la stabilità del settore bancario nel suo complesso in Italia e, in particolare, del settore bancario cooperativo in detto Stato membro”.

Riguardo ai limiti al rimborso delle azioni sin tanto che la banca popolare trasformata in Spa non sia “messa in sicurezza”, l’Avvocatura Generale osserva che il legislatore europeo ha ritenuto che l’interesse pubblico a garantire un’opportuna salvaguardia prudenziale nei confronti della banca interessata sia prevalente rispetto agli interessi privati dei soci che vogliono ottenere il rimborso delle proprie azioni.

Il parere dell’Avvocatura Generale non è vincolante ma la Corte di Giustizia Europea di solito lo tiene in considerazione quando emette una sentenza, che nel caso della riforma delle popolari dovrebbe arrivare entro l’estate.

Banca Popolare di Sondrio è l’unica tra le quotate che non si è ancora trasformata in spa, mentre tra le non quotate c’è Banca Popolare di Bari.