Utility (+0,2%) – Denaro su Hera (+0,7%) ed Edison (+1%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,2%, facendo meglio del Ftse Mib (+0,1%) ma al si sotto del corrispondente europeo (+0,4%).

Seduta complessivamente debole per le principali borse del Vecchio Continente. I mercati sono ora intenzionati a valutare con maggiore attenzione le ricadute dell’epidemia del coronavirus cinese sull’economia globale che con oltre 40.000 contagiati e più di 900 decessi ha superato le vittime della Sars nel 2003.

Un impatto economico che dovrebbe essere mitigato anche dagli aggiustamenti economici annunciati dal presidente cinese Xi Jinping, che ha sottolineato l’impegno del paese nel raggiungimento degli obiettivi economici e sociali per l’anno.

Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano si attesta allo 0,95% con il relativo spread verso il Bund tedesco in aumento a 136 punti.

Tornando al comparto utility, tra le Big la migliore è stata Hera (+0,7%), seguita da Enel (+0,3%) su cui gli analisti di Mediobanca hanno alzato il prezzo obiettivo a 8,60 euro da 7,50 euro, confermando il giudizio “Outperform”.

Tra le Mid, Ascopiave (+0,8%) ha acquistato 7.241.661 azioni di Acsm Agam, pari al 3,67% del capitale della Multiutility lombarda attiva nei servizi a rete e ambientali.

In coda Iren che lascia sul terreno l’1,6 per cento.

Tra le Small, bene Edison che chiude in rialzo di un punto percentuale. In ultima posizione troviamo Alerion Clean Power che cede il 2,2 per cento.