Enel – Un passo verso transizione energetica in Cile con chiusura impianto Tarapacá (158 MW)

Il 2020 da poco iniziato segna una pietra miliare verso la decarbonizzazione totale al 2050 per Enel Generación Chile (Enel Gx Chile), il principale power generator nello stato latino americano controllato dal colosso elettrico italiano.

Da quest’anno infatti non è più operativa la centrale a carbone di Tarapacá, in anticipo rispetto alla originaria tabella di marcia prevista per il mese di maggio 2020. Un’operazione con cui il gruppo ha spento 158 MW, corrispondenti al 25% della capacità a carbone nel Paese.

La decisione di accelerare la chiusura definitiva dell’impianto rientra nel contesto di un accordo di rimozione di impianti a carbone siglato con il governo cileno attraverso il Ministero dell’Energia. Enel Gx Chile ha ricevuto l’autorizzazione dalla National Energy Commission il 26 luglio 2019.

“La chiusura dello stabilimento di Tarapacá è un passo importante lungo il nostro cammino verso la transizione del Cile verso una matrice più pulita e sostenibile. – ha spiegato Paolo Pallotti, Ceo di Enel Chile – Un ulteriore passo sul percorso che abbiamo iniziato 10 anni fa con una proposta di energia rinnovabile in Cile, reso possibile dal ritorno volontario dei diritti idrici allo Stato per progetti non più coerenti con la realtà del paese, e che continua oggi con il nostro piano di chiusura degli impianti a carbone e l’impegno per aumentare gli investimenti in nuovi progetti rinnovabili e promuovere nuovi usi dell’elettricità”.

Sappiamo bene che la decarbonizzazione è uno dei pilastri strategici del gruppo Enel, impegnato in un piano di dismissioni per la progressiva riduzione dell’esposizione al carbone. E il Cile non è un caso isolato, ricordiamo infatti la cessione della centrale a carbone di Reftinskaya GRES, da parte di Enel Russia (56,4% Enel).

Enel Chile è la principale società elettrica in termini di capacità installata nel Paese. Enel Gx Chile, insieme a Enel Green Power Chile, annovera complessivi 7,5 GW di cui 4,7 GW rinnovabili, suddivisi tra idroelettrico (3,5 GW), eolico (oltre 600 MW) solare (circa 500MW) e geotermico (circa 40 MW).