Il GSE, insieme ad ANEV ed Elettricità Futura, ha organizzato un incontro per fare il punto sugli esiti della prima asta sulle energie rinnovabili tenutasi lo scorso 29 gennaio, prevista dal DM 4 luglio 2019 (cosiddetto FER1), e fornire risposte ai quesiti di maggiore rilevanza per gli operatori.
Tra gli aspetti principali, è emerso che l’evoluzione della tariffa assegnata dal 2012 è in linea con il prezzo forward a un anno dell’energia.
Ricordiamo le tariffe assegnate nelle aste dal 2012: 124 €/MWh nel 2012, 115 €/MWh nel 2013, 93€/MWh nel 2014, 66€/MWh nel 2016 e 67 €/MWh nel 2019.
Inoltre, gli ultimi prezzi dell’energia assegnati sono in linea con quelli pagati per le fonti convenzionali. Questo potrebbe rendere possibile una transizione energetica in cui le energie rinnovabili non dipendono da incentivi o sostegni economici esterni.
E’ emersa inoltre la necessità di semplificare le procedure di offerta, aspetto che potrebbe aumentare il numero di progetti presentati all’asta.
Ricordiamo che la capacità disponibile di 500 MW per questa prima asta era interamente coperta, a fronte di un totale di progetti inviati pari a 595 MW. Tra questi anche la controllata per le rinnovabili del gruppo Enel Enel Green Power, che si è aggiudicata 80 MW di capacità rinnovabile, di cui 60 MW di nuova capacità per 3 progetti eolici e 20 MW di potenza derivante dal rifacimento di impianti eolici e idroelettrici già in servizio.