“Siamo molto soddisfatti dei risultati 2019 a livello di generazione di cassa, realizzata nonostante la diminuzione organica dei ricavi e il conseguente impatto sui margini per i minori volumi”.
Così commenta l’amministratore delegato di Sabaf, Pietro Iotti, i risultati dello scorso esercizio, che ha visto ricavi in aumento del 3,5% a 156 milioni (-9% a parità di area di consolidamento) e un Ebitda pari a 27 milioni (17,3% del fatturato).
“La dinamica organica ha scontato lo sfavorevole contesto a livello macroeconomico, con la debolezza di alcuni mercati in cui operiamo tra cui il Medio Oriente, la Turchia nella prima parte dell’anno, a cui si sono aggiunte le difficoltà in Argentina”.
Ciononostante, il gruppo è riuscito a generare 40 milioni di cassa dall’attività operativa (di cui 19 milioni nel solo quarto trimestre), che ha portato a un free cash flow di 29 milioni rispetto ai 14 milioni del 2018.
“Un risultato ottenuto grazie soprattutto al miglioramento del capitale circolante a seguito degli interventi strutturali di efficientamento sulla logistica interna che hanno consentito una significativa riduzione delle scorte” spiega Iotti.
Di conseguenza, “l’indebitamento finanziario netto pari a circa 55 milioni è risultato sostanzialmente in linea al 2018 nonostante gli investimenti effettuati (pari a circa 12 milioni) e l’acquisizione di C.M.I., garantendoci dunque di avere le risorse necessarie per proseguire nell’attività di M&A”.
Lo sviluppo per linee esterne, infatti, continuerà ad essere uno dei pilastri della strategia del gruppo anche nel 2020 grazie alla capacità di autofinanziare eventuali acquisizioni, con la società pronta a cogliere le potenziali opportunità offerte dal mercato.
“Siamo fiduciosi di poter raggiungere gli obiettivi indicati nella guidance, sia grazie al contributo dell’M&A sia da un punto di vista organico” dichiara l’Amministratore delegato del gruppo.
Per l’intero 2020, Sabaf stima di poter raggiungere vendite pari a 185 milioni (+20% rispetto allo scorso esercizio) e una redditività operativa lorda in termini di Ebitda margin in netto miglioramento rispetto al 2019 (17,3%).
Già perché a fianco alla crescita per linee esterne, un contributo significativo dovrebbe arrivare anche a livello organico. “L’andamento delle vendite e degli ordini nel primo trimestre del 2020 indicano una forte ripresa del livello di attività del Gruppo, grazie a una migliore intonazione dei mercati strategici e al significativo incremento delle nostre quote di fornitura verso alcuni grandi clienti, a seguito del concretizzarsi dei progetti sviluppati negli ultimi anni”.
Sabaf infatti sta cominciando a raccogliere i frutti degli accordi posti in essere con alcuni grandi player del settore degli elettrodomestici, che entreranno a pieno regime a partire dal 2021 ma che già quest’anno dovrebbero consentire un incremento dei volumi.
A ciò dovrebbe accompagnarsi un miglioramento del quadro macroeconomico che dovrebbe sostenere ulteriormente un recupero a livello organico, con Nord America e Latam che rappresentano i mercati in cui sono attesi i tassi di crescita maggiori.
“Il primo trimestre è partito decisamente bene, consentendoci di essere fiduciosi di raggiungere i nostri obiettivi. Stiamo utilizzando a pieno le nostre capacità produttive per soddisfare l’entrata ordini” conclude Pietro Iotti.