Sulla tenuta del supporto statico posizionato a 1,164 euro (livello non lontano dal minimo degli ultimi 5 anni) le quotazioni dei titoli del gruppo attivo principalmente nella raffinazione del petrolio hanno avuto una decisa reazione che non soltanto ha bloccato la pressione dei venditori, ma che ha anche consentito ai corsi delle azioni Saras di tornare a ridosso della trendline ribassista di medio periodo, attualmente in transito poco sotto 1,32 euro.
L’eventuale superamento della resistenza statica, ma anche dinamica, posta a 1,316 euro, migliorando il quadro grafico di medio e di breve periodo, potrebbe spingere le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Dario Scaffardi verso la successiva barriera posizionata a 1,361 euro. Nel caso di breakout di questo ulteriore livello, i corsi delle azioni Saras potrebbero poi accelerare verso un primo obiettivo rialzista individuabile a 1,395 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a 1,434 euro.
Lo scenario positivo appena delineato per le quotazioni dei titoli del gruppo milanese, al contrio, potrebbe essere messo a rischio dall’eventuale cedimento di un primo supporto statico posizionato a 1,261 euro in quanto il conseguente nuovo incremento della pressione ribassista potrebbe favorire una discesa fino al successivo supporto individuabile a 1,231 euro. Nell’ipotesi di rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Saras potrebbe poi essere nuovamente proiettati verso un primo obiettivo di breve periodo individuabile a 1,209 euro, con successivo target posizionabile a 1,164 euro.
La performance dei titoli Saras da inizio anno è pari a -9,3% (-15,2% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 10 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 1,89 euro, con un potenziale rialzista del 45,4 per cento. Da segnalare che i risultati del 4° trimestre del 2019, insieme al bilancio annuale e alle indicazioni per l’esercizio in corso saranno comunicati il prossimo 2 marzo.
Quotazione di riferimento: 1,30 euro
+10,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 1,434 euro;
+7,3% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 1,395 euro;
+4,7% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 1,361 euro;
+1,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 1,316 euro;
-3,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 1,261 euro;
-5,3% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 1,231 euro;
-7,0% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 1,209 euro;
-10,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,164 euro.