Banca Mediolanum ha archiviato il 2019 con un margine di intermediazione pari a 1.549 milioni (+43,6% su base annua), grazie alla crescita delle componenti core. Il periodo si è chiuso con un utile netto di 565,4 milioni (+121,3% rispetto al 2018).
Il 2019 di Banca Mediolanum ha messo in luce una crescita sia del giro d’affari che dei margini operativi.
Il margine di intermediazione si è attestato a 1.549 milioni (+43,6% rispetto al 2018), al cui interno le commissioni nette sono aumentate a 1.258,2 milioni (+60% a/a), con quelle di gestione salite a 1.026,7 milioni (da 998,4 milioni) grazie alla crescita delle masse e quelle di performance a 424,8 milioni (da 140,4 milioni), grazie al buon andamento dei mercati.
Il margine di interesse è cresciuto a 239 milioni (+24,3% su base annua), grazie al progresso degli impieghi alla clientela retail.
I costi operativi sono aumentati meno che proporzionalmente rispetto al giro d’affari, raggiungendo i 597,4 milioni (+1,8% a/a).
Tali dinamiche hanno portato a un risultato lordo di gestione pari a 951,6 milioni (+93,3% su base annua) e, dopo rettifiche su crediti salite a 19,1 milioni (+7,9% rispetto al 2018), il risultato netto di gestione è cresciuto a 932,5 milioni (+93,6% su base annua) e l’utile netto a 565,4 milioni (+121,3% rispetto all’anno precedente), scontando anche impairment complessivi per 97 milioni.
Dal lato patrimoniale, a fine dicembre gli impieghi salgono a 51,4 miliardi (+12,9% rispetto al 31 dicembre 2018), supportati da maggiori crediti verso clienti (+14,5% a 24,6 miliardi rispetto a fine 2018) e dall’incremento delle attività finanziarie totali a 26,2 miliardi (+11,9% rispetto al 31 dicembre 2018).
In aumento anche la raccolta a 32 miliardi (+8,3% rispetto a fine 2018), al cui interno la raccolta da clientela cresce a 23,9 miliardi (+3% rispetto al 31 dicembre 2018).
Sul fronte della solidità patrimoniale, il CET1 al 31 dicembre 2019 si fissa al 19,5% (18,8% a fine 2018).