Mercati – Milano in rialzo con le banche, in luce Ubi e Nexi

Prosegue in positivo la seduta delle borse europee in scia ai nuovi sforzi annunciati dalla Cina per limitare l’impatto economico dell’epidemia di coronavirus, in una giornata dai volumi contenuti a causa della chiusura di Wall Street per la festività del Presidents’ Day.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,7% scollinando oltre quota 25.000 punti. In frazionale rialzo anche il Dax di Francoforte (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%).

La banca centrale cinese ha ridotto il tasso sui prestiti a medio termine ‘medium term facility’ con l’intento di attenuare le ricadute negative del diffondersi del virus, in una mossa che secondo gli analisti sarebbe propedeutica a un taglio del tasso preferenziale sui prestiti volto a ridurre i costi di finanziamento per le imprese.

Poco prima, l’agenzia americana Moody’s ha rivisto al ribasso la stima sulla crescita cinese quest’anno al 5,2%, confermando però quella dei 5,7% per il 2021 considerando quindi l’impatto del coronavirus sull’economia come un evento di breve periodo.

Intanto sul Forex il biglietto verde si mantiene in prossimità dei minimi dal 2017 sulle preoccupazioni per la debolezza della crescita dell’Eurozona con il cambio euro/dollaro a 1,084, mentre il dollaro/yen viaggia a 109,9.

Tra le materie prime poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (-0,1%) a 57,2 dollari e il Wti (+0,1%) a 52,1 dollari, con i timori per un calo della domanda a causa degli effetti del coronavirus compensati dalle attese che i tagli alla produzione da parte dell’Opec+ riducano l’offerta di greggio.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si mantiene in area 130 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,9 per cento.

Tornando a Piazza Affari bene in particolare il settore bancario, trascinato dal rally di Ubi (+5,1%) dopo la presentazione del nuovo piano al 2022 con target superiori alle attese. In evidenza anche Banco Bpm (+4,5%) e Nexi (+4,5%), con quest’ultima che tocca nuovi massimi storici dopo la revisione del target price da parte di Citi da 13,7 euro a 20 euro con raccomandazione ‘buy’.

In rimonta Pirelli (+3,8%), attesa in settimana alla prova dei conti e alla presentazione del nuovo piano industriale. In rosso invece Stm (-2,9%) sulle indiscrezioni secondo cui l’amministrazione Usa starebbe studiando nuove restrizioni commerciali sulla Cina per limitare l’utilizzo di apparecchiature statunitensi per la produzione di microchip.