Obbligazioni – Avvio di settimana in sordina

Le Borse europee confermano i rialzi mattutini, con Milano che avanza poco più di mezzo punto percentuale, in una seduta orfana di Wall Street, chiusa per la festività del President’s Day.

Gli operatori hanno accolto positivamente le misure adottate dalla Banca centrale cinese a sostegno della prima economia asiatica. L’Istituto di credito infatti ha immesso liquidità nel sistema finanziario attraverso una linea di credito a un anno da 200 miliardi di yuan (circa 26 miliardi di euro), tagliando il tasso di interesse sui suoi prestiti a medio termine dal 3,25% al 3,15%, per favorire l’accesso ai finanziamenti da parte delle aziende locali provate dagli effetti dell’epidemia di coronavirus.

Tornando in Europa, gli effetti della diffusione di CoViD19, insieme all’export, appesantiranno il primo trimestre 2020 della principale economia del Vecchio Continente. E’ quanto si legge nel resoconto mensile della Bundesbank, che non vede per ora segni di cambiamento, e secondo la quale anzi, il virus potrebbe interrompere le catene del valore a livello globale e causare colli di bottiglia nelle consegne per le società tedesche.

Sull’obbligazionario il rendimento del Bund decennale non si allontana sostanzialmente dalla chiusura di venerdì. Così pure il governativo italiano. I minimi movimenti in opposte direzioni favoriscono la limatura di un paio di centesimi allo spread che scende alla cifra tonda di 130 punti base.

In questo senso, i Btp non sono il termometro della delicata politica interna, che vede il Premier Conte alle prese con un fitto calendario di appuntamenti, che si preannuncia ancora più acceso in virtù delle tensioni con Italia Viva.