Giornata all’insegna delle vendite per le azioni Stm, che intorno alle 15:00 arretrano del 2,7% a 28,17 euro, registrando la peggior performance fra le società del Ftse Mib (+0,7%).
A penalizzare il titolo nella seduta odierna contribuiscono le indiscrezioni secondo cui l’amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di introdurre nuove restrizioni commerciali nei confronti della Cina, finalizzate a limitare l’utilizzo di apparecchiature statunitensi per la produzione di microchip.
In particolare, il Dipartimento del Commercio statunitense potrebbe modificare le normative vigenti per far sì che le fabbriche di semiconduttori di tutto il mondo debbano pagare delle licenze per utilizzare le apparecchiature americane al fine di produrre chip per Huawei.
La mossa si aggiungerebbe alle restrizioni che già gravano sulle forniture al colosso cinese delle telecomunicazioni da parte di aziende a stelle e strisce. Tuttavia, potrebbe pesare sull’industria globale di semiconduttori, rallentando la ripresa della domanda nel settore.
Nello specifico, le quotazioni di Stm scontano anche fisiologiche prese di beneficio dopo aver toccato i massimi dal 2002, con un picco di 29,35 euro messo a segno giovedì scorso (13 febbraio).
Restano positivi i giudizi degli analisti raccolti da Bloomberg, con 16 buy, 8 Hold e a solo Sell. Il target price medio fra i 20 studi più recenti è di 29,88 euro.