Nell’attesa della trimestrale di domani, le vendite della seduta odierna hanno allontanato le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella produzione di tubi e nella fornitura di servizi nel settore Oil&Gas dalla media mobile a 100 sedute (attualmente in transito a 9,783 euro), ma anche da quella a 50 osservazioni (attualmente in transito a 9,962 euro), deteriorando il quadro grafico di brevissimo periodo a negativo dal precedente neutrale.
Un nuovo segnale di debolezza per i corsi delle azioni Tenaris potrebbe così arrivare dal cedimento di un primo supporto statico posizionato a quota 9,218 euro, in quanto il conseguente ulteriore incremento della pressione dei venditori potrebbe facilitare una discesa verso il minimo degli ultimi 3 anni a quota 8,952 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo livello potrebbe poi indirizzare i corsi delle azioni Tenaris verso un primo obiettivo individuabile a 8,82 euro, al di sotto del quale il successivo target è posizionabile a 8,67 euro.
Un primo segnale di forza per le quotazioni dei titoli del gruppo italo-argentino, al contrario, potrebbe arrivare dal deciso superamento di una prima resistenza statica posizionata a 9,552 euro, con possibile allungo fino alla successiva barriera individuabile a 9,854 euro. Nel caso di breakout di questo livello, i corsi delle azioni Tenaris potrebbero poi tornare a puntare verso un primo obiettivo rialzista a 10,025 euro, con successivo target a 10,12 euro.
La performance dei titoli Tenaris da inizio anno è pari a -6,3% (+43,4% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 14 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 1,89 euro, con un potenziale rialzista del 43,2 per cento. Da segnalare che i risultati del 4° trimestre del 2019, insieme al bilancio annuale e alle indicazioni per l’esercizio in corso saranno comunicati domani, con possibili forti oscillazioni delle azioni in esame.
Prezzo di chiusura: 9,416 euro
+7,5% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 10,12 euro;
+6,5% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 10,025 euro;
+4,7% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 9,854 euro;
+1,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 9,552 euro;
-2,1% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 9,218 euro;
-4,9% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 8,952 euro;
-6,3% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 8,82 euro;
-7,9% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 8,67 euro.