Bper in controtendenza rispetto al resto del comparto bancario. Intorno alle 10:20 il titolo cede il 7,1% a 4,32 euro, mentre l’indice di settore sale dell’1,7 per cento.
Tra le ragioni del calo, secondo gli operatori di mercato, ci potrebbe essere l’intenzione da parte della banca guidata da Alessandro Vandelli di lanciare un aumento di capitale da 1 miliardo a sostegno della potenziale acquisizione di 400/500 filiali (per un totale di 1,2 milioni di clienti) nell’ambito di un accordo sottoscritto con Intesa Sanpaolo in caso di esito positivo dell’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria lanciata dalla stessa Intesa Sanpaolo sul capitale di Ubi.
L’acquisizione degli sportelli eccedenti di Intesa-Ubi secondo l’acquirente presenta alcuni potenziali benefici:
- il rafforzamento della rete distributiva del gruppo Bper con particolare riferimento alla regione Lombardia con il raggiungimento di una quota di mercato superiore al 6%;
l’incremento della base clienti di oltre il 40%; - il miglioramento dell’efficienza operativa grazie all’integrazione di una rete di sportelli senza strutture centrali;
- l’assenza di vincoli relativi ad accordi distributivi con conseguente pieno sfruttamento delle fabbriche prodotto del gruppo.
Il gruppo Unipol, primo socio di Bper con il 19,9%, ha comunicato la disponibilità a sottoscrivere la quota di propria competenza nell’ambito dell’aumento dopo avere accolto positivamente il progetto strategico approvato dal cda della banca modenese volto a favorire la crescita dimensionale, con l’operazione che comporterebbe l’aumento del portafoglio crediti di circa il 40% e del totale attivo sopra 100 miliardi.
L’aumento, per cui è stato siglato un pre-underwriting Agreement con Mediobanca, servirebbe anche a confermare la solidità patrimoniale del gruppo Bper con un CET1 ratio fully phased consolidato pro-forma stimato superiore al 12,5% nel 2020 e sopra al 13% nel 2021.