L’offerta di scambio lanciata da Intesa Sanpaolo, pari a 17 azioni Intesa Sanpaolo ogni 10 azioni Ubi, sarà sul 100% dei titoli Ubi, incluse le azioni detenute in portafoglio (ma dedotte le 859 mila azioni già possedute dall’offerente).
Sulla base del prezzo ufficiale delle azioni dell’offerente rilevato alla chiusura del 14 febbraio 2020 (pari a 2,502 euro), il corrispettivo esprime una valorizzazione pari a 4,254 euro (con arrotondamento alla terza cifra decimale) per ciascuna azione dell’emittente e, dunque, incorpora un premio del 27,6% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni Ubi alla chiusura del 14 febbraio (3,333 euro).
Se si considera il pagamento del dividendo, pari a 0,192 per azione per Intesa Sanpaolo e 0,13 euro per Ubi, secondo quanto deliberato dai rispettivi cda, il prezzo ufficiale al 14 febbraio delle azioni di Ca’ de Sass ex dividend sarebbe pari a 2,310 euro; pertanto, in tale caso, il corrispettivo esprimerebbe una valorizzazione pari a 3,928 per ciascuna Ubi e, dunque, incorporerebbe un premio del 22,6% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni Ubi ex dividend rilevato alla chiusura del 14 febbraio 2020, pari a 3,203 euro.
Le rispettive assemblee degli azionisti, dell’emittente e dell’offerente, si terranno, in unica convocazione, l’8 aprile 2020 e il 27 aprile 2020, in conformità alle proposte formulate dai relativi consigli di amministrazione e in quella sede verrà approvata la distribuzione dei dividendi.
Le azioni (circa 1,9 miliardi) di Intesa Sanpaolo offerte quale corrispettivo saranno emesse grazie a un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione, riservato agli aderenti all’offerta la cui approvazione sarà sottoposta all’assemblea straordinaria dei soci dell’offerente convocata per il 27 aprile 2020.