Obbligazioni – Rendimenti poco mossi in una fase di rinnovata incertezza

Gli investitori stanno facendo sempre più i conti con la questione del virus cinese. Un problema che consolida ogni giorno caratteristiche di preoccupante concretezza, con la speranza comunque che giungano nuovi spiragli di luce.

Nel frattempo i principali listini contentali scambiano prevalentemente in territorio negativo, con variazioni entro l’1 per cento, ma con il Ftse Mib in controtendenza, appena sopra la parità.

A preoccupare i mercati le ripercussioni dell’epidemia di coronavirus anche dal punto di vista economico e ciò trova riscontro nelle decisioni ad esempio di alcune delle maggiori maison di moda di chiudere negozi in Cina e da ultimo nel profit warning di Apple, che ha chiuso i stabilimenti cinesi e che risente del calo delle vendite nel Paese asiatico.

Pechino sta tuttavia tentando di contenere gli effetti negativi del problema con la recente immissione di liquidità nel sistema finanziario e favorendo l’accesso ai finanziamenti da parte delle aziende locali provate dagli effetti dell’epidemia.

Ulteriori segnali di indebolimento giungono comunque anche oltre i confini cinesi con il forte calo dell’indice ZEW tedesco di febbraio, risultato inferiore rispetto sia a gennaio che al consensus.

Tornando a Piazza Affari, i tassi Btp sono sostanzialmente stabili con il decennale italiano che oscilla in area 0,9 per cento, separato da uno spread vs Bund a 133 punti (+3 bp vs ieri).

Oltreoceano il tasso del T-Bond flette all’1,55% (-4 bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro ridiscende a poco sopra quota 1,08.