Mattinata all’insegna del denaro sul titolo della società guidata da Stefano Venier, tra i migliori del principale listino milanese e in testa alle Big di settore.
Intorno alle 12.20 le azioni Hera scambiano a 4,45 euro in progresso del 2,2%, facendo meglio del Ftse Mib (+0,8%) e dell’indice settoriale di riferimento (+1,1%) e attestandosi così sui massimi da oltre dieci anni, dopo i 3,35 euro di fine aprile 2007.
Nelle ultime 52 settimane il titolo ha registrato +52%, mentre da inizio 2020 ha guadagnato oltre il 13 per cento.
Il target price medio a dodici mesi sulla base dei contributi degli 8 analisti rilevati dal sito della società è pari a 4,15 euro.
Da segnalare che la multiutility bolognese ha vinto, attraverso la controllata al 100% AcegasApsAmga, un ricorso al Tar del Veneto contro Edison, a cui subentrerà nella gestione di un piccolo appalto, del valore di circa 2,3 milioni, per la riqualificazione energetica nella provincia di Belluno.
Inoltre, la stessa Hera ha pubblicato sui principali quotidiani del veneto una lettera aperta, criticando la decisione di A2A di avere acquisito più del 4% di Ascopiave, che rispondeva poi rilevando il 3,67% di Acsm Agam di cui A2A è partner al 41%, senza un dialogo con le società interessate, nonostante quest’ultima a poca distanza avesse dichiarato la propria disponibilità a collaborare.