Si riunirà questa mattina il consiglio di amministrazione di Ubi Banca, per esaminare l’offerta a sorpresa arrivata da parte di Intesa Sanpaolo all’indomani della presentazione del piano industriale della banca guidata da Victor Massiah.
L’ipotesi più probabile è che il board della banca oggetto di offerta non dia un responso sull’operazione ma incarichi alcuni advisor di esaminare l’offerta. Offerta che, al di là del giudizio del cda, rimane sul piatto ed è rivolta a tutti gli azionisti, molti dei quali sono investitori istituzionali già presenti con soddisfazione nel capitale di Ca’ de Sass e che quindi si presuppone possano essere favorevoli all’offerta destinata a creare sinergie e un gruppo che si impone a livelli europei.
L’offerta d’altronde è non concordata ma non ostile, come ha sottolineato più volte Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo nel corso della presentazione dell’operazione.
Anche da parte delle fondazioni dovrebbe esserci supporto dell’operazione visto il comune denominatore culturale e di esigenze finanziarie con le fondazioni già nel capitale di Intesa Sanpaolo.
D’altronde il presidente di CariCuneo, principale azionista di Ubi con una quota del 5,9%, Giandomenico Genta, aveva dichiarato alla vigilia della presentazione del piano triennale di Ubi, che avrebbe desiderato una politica di maggiore generosità nella distribuzione degli utili da parte del vertice della banca bergamo-bresciana, con una cedola più elevata. Politica dei dividendi che caratterizza l’approccio di Intesa Sanpaolo e favore delle fondazioni socie.
Intorno alle 09:45 a Piazza Affari il titolo Ubi sale dello 0,2% a 4,32 euro, dopo il balzo del 23,5% messo a segno ieri in scia all’annuncio dell’offerta, mentre le azioni Intesa Sanpaolo guadagnano lo 0,6% a 2,62 euro. L’indice di settore segna un rialzo dello 0,3 per cento.