Pirelli – Il nuovo piano conferma centralità dell’High Value e politica dividendi

Il gruppo della Bicocca ha presentato il nuovo Piano Industriale 2020-2022 che si articola attraverso tre principali programmi:

  • Competitività dei costi, che prevede efficienze lorde pari a circa 510 milioni (pari a circa l’11,5% del totale della base costi) nel periodo 2020-2022, con un impatto al netto dell’inflazione pari a circa 290 milioni (circa il 6,5% del totale base costi).
  • Sviluppo commerciale rivolto sia al Primo Equipaggiamento sia al canale Ricambi
  • Innovazione tecnologica, con un’accelerazione nell’innovazione di prodotto, competitività dei costi e focus sulla mobilità sostenibile.

Il piano conferma la centralità dell’High Value nella strategia del gruppo. Pirelli prevede di sovraperformare il mercato di circa 3 punti percentuali, con un tasso di crescita medio annuo dei volumi pari a circa il 9% (circa 6% la crescita stimata del mercato).

Nello Standard (pneumatici car ≤17 pollici) Pirelli proseguirà la riduzione dell’esposizione nel segmento, prevista con un calo medio annuo in termini di volumi del 4,2% nel 2019-2022 (-0,3% il calo medio annuo previsto per il mercato).

Le attese sui volumi complessivi sono di una crescita media annua nell’arco di piano compresa tra +1,5% e +2%. Per i volumi High Value complessivi è attesa un’accelerazione della crescita a un tasso medio annuo dell’8%, mentre continuerà la riduzione dei volumi Standard, per cui è prevista una flessione del 5% annuo.

I ricavi sono previsti in crescita a circa 5,4 miliardi nel 2020 e circa 5,8 miliardi nel 2022, con un cagr pari a circa il 3%. I ricavi High Value saranno pari a circa il 73% del totale a fine piano rispetto al 69% previsto nel 2020 (circa 67% nel 2019).

Il price/mix è atteso in miglioramento di circa il 3% medio annuo per effetto di una lieve diminuzione della componente prezzi e di un contributo positivo del mix, mentre l’impatto dei cambi è stimato pari a circa il -2% annuo.

L’Ebit Adjusted nel 2020 è previsto pressoché stabile rispetto al 2019, con l’effetto delle leve interne (price/mix, volumi ed efficienze) che dovrebbe compensare l’impatto dello scenario esterno (inflazione dei costi produttivi, materie prime e pressioni sui prezzi). Il Margine Ebit Adjusted è stimato in crescita al 18-19% nel 2022 rispetto al 17,2% del 2019.

Il gruppo prevede un piano di investimenti più contenuto rispetto al triennio precedente, pari a 900 milioni nell’arco di piano dopo gli 1,3 miliardi del 2017-2019.

Nell’arco di piano è previsto un flusso di cassa netto ante dividendi complessivo pari a circa 1,5 miliardi, di cui circa 400 milioni nel 2020, circa 500 milioni nel 2021 e circa 600 milioni nel 2022.

La politica dei dividendi prevede un pay out confermato pari al 40% dell’utile netto consolidato. A fine piano la posizione finanziaria netta del gruppo, incluso l’impatto dei principi contabili IFRS 16, è attesa in calo dai 3,5 miliardi del 2019 ai circa 3,3 miliardi del 2020 fino ai circa 2,5 miliardi del 2022.