Portobello – Balzo dei ricavi con margini al palo

Portobello ha chiuso il primo semestre 2019 con un balzo dei ricavi (+133% a/a a 19 milioni), ma i margini reddituali restano sostanzialmente stabili (Ebitda margin all’11,6% +1,2 punti) mentre l’Ebit margin scivola all’8,7% perdendo 1,5 punti. È doveroso poi ricordare che il gruppo, come dichiarato da Roberto Panfili, Dg di Portobello, “ha lanciato il progetto franchising avente una forte rilevanza ai fini dell’ulteriore crescita della rete commerciale e del consolidamento della nostra brand awareness”.

Portobello, costituita nel 2016, è attiva nella rivendita di spazi pubblicitari, di proprietà o acquistati da terzi, a fronte di un corrispettivo monetario o in alternativa tramite il sistema del barter (baratto). I prodotti, acquisiti in cambio merce o acquistati direttamente dai fornitori, vengono destinati ai canali B2C quali punti vendita Portobello (8 a fine giugno 2019), il proprio portale www.portobelloclub.com e i Marketplace. Quello che non viene venduto attraverso questi canali è ceduto ad altri rivenditori nel canale.

Il gruppo opera sul territorio nazionale attraverso le 4 business unit verticalmente integrate: Media & Advertising, Retail (B2C), B2B e, dal 2018 Editoria, pubblicando periodici che spaziano dal mondo del Gossip, del cooking e della famiglia, fino ad arrivare al fashion femminile e alla cronaca.

È inoltre in fase di studio il lancio del progetto franchising “che permetterà all’azienda di crescere e scalare velocemente il mercato italiano, consentendo di espandere il brand Portobello senza ricorrere ad investimenti legati alle aperture di negozi diretti”.

Ultimi avvenimenti

Lo scorso ottobre la partecipata neo costituita Web Magazine Makers ha siglato un accordo per la licenza esclusiva per l’Italia di Variety, storico magazine dedicato al mondo del cinema e dell’intrattenimento con 114 anni di storia. “Questa collaborazione – ha commentato Roberto Panfili, fondatore e COO di Portobello, – ci permette di proseguire il nostro sviluppo nel mondo del media barter e si inserisce nell’ottica di una sempre maggiore espansione dell’offerta, ampliando il nostro palinsesto in maniera verticale anche nel mondo del cinema”.

Si ricorda che Web Magazine Makers è nata a seguito dell’ingresso di Portobello nel capitale della società che detiene la licenza del marchio Rolling Stone per l’Italia. L’accordo prevede anche l’inaugurazione dei Rolling Stone Studios, uno spazio dedicato a idee innovative legate al mondo media, entertainment e gaming.

Risale invece a  giugno 2019 l’accordo sottoscritto con WM Capital, specializzata nel Business Format Franchising, per valutare l’avvio e lo sviluppo del business attraverso una rete in franchising e per lo sfruttamento reciproco di spazi pubblicitari. Roberto Panfili, Dg di Portobello, ha dichiarato: “ll progetto siglato con WM Capital riveste per Portobello una forte rilevanza ai fini dell’ulteriore crescita della rete commerciale e del consolidamento della nostra brand awareness sul territorio italiano. Inoltre, oltre all’incremento delle vendite, si avrà un miglioramento nella gestione di flussi di cassa grazie alla periodicità settimanale degli incassi legati ai franchisee.”

Conto economico 

Prosegue la crescita nel primo semestre 2019

Portobello ha chiuso il primo semestre 2019 con ricavi in ascesa a 19 milioni, dagli 8 milioni del pari periodo 2018, grazie al positivo apporto di tutte le buniess unit anche se con diverso peso incrementale. Nel periodo il valore medio di ogni scontrino si è incrementato del 20-25% rispetto a fine 2018.

La performance si è riflessa sulla marginalità, dove l’Ebitda ha superato 2,2 milioni (0,8 milioni a fine giugno 2018) con una marginalità salita all’11,6% (+120 punti base), mentre l’Ebit è raddoppiato a 1,6 milioni, ma con una redditività netta scesa all’8,7% (10,1% al 30/6/18), a seguito di ammortamenti saliti a 0,55 milioni (23 mila nel giugno 2018), in quanto il primo semestre 2018 non recepiva i costi di ammortamento connessi alla quotazione.

Più che raddoppiato anche l’utile netto a 1,2 milioni, dai 0,6 milioni di un anno prima.

Sostenuta crescita nel 2018

Nel 2018 la società ha sviluppato la propria attività realizzando un giro d’affari pari a 21,5 milioni, più che raddoppiato dai 10 milioni a fine 2017, grazie al positivo apporto di tutte le business unit.

L’Ebitda è balzato a 3,4 milioni, dai 0,5 milioni del 2017, con una marginalità salita al 15,8% (+10,4%), grazie al progresso del volume d’affari, alla maggiore efficienza gestionale nonché all’ottimizzazione della marginalità delle varie attività.

Dopo aver spesato 1 milione di ammortamenti, l’Ebit, è più che quadruplicato a 2,3 milioni (0,5 milioni nel 2017), con la relativa marginalità cresciuta del 5,8% a 10,9 punti percentuali.

L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 1,8 milioni (0,3 milioni nel 2017).

Breakdown ricavi

Dalla disanima dei ricavi per unità di business del primo semestre 2019 emerge il sostenuto aumento del comparto Editoria e Media (57% del totale), pari complessivamente a circa 11 milioni, dai 5,4 milioni di un anno prima. In particolare, nel comparto Editoria (avviato nel primo semestre 2018) i ricavi sono passati da 91 mila euro a 3,6 milioni, grazie al rafforzamento della posizione di Portobello nel mercato nazionale, alla capacità di acquisizione di spazi pubblicitari ad alto impatto mediatico e all’incremento delle vendite delle pagine pubblicitarie di proprietà legate alle riviste edite.

Il settore B2B (35% del totale) ha consuntivato un giro d’affari più che triplicato a 6,6 milioni. Canale attraverso il quale vengono vendute parte delle rimanenze di magazzino, garantendo il miglior turnover delle merci e migliorando al contempo la marginalità e il ciclo di cassa, creando inoltre opportunità per nuove partnership internazionali.

Andamento analogo anche per le vendite nel Retail (B2C), pari al 7% dei ricavi complessivi, passati da 0,6 milioni a 1,4 milioni. Nel periodo sono stati aperti due nuovi punti vendita ed è stato effettuato il restyling, ottimizzando gli spazi e la valorizzazione delle diverse categorie merceologiche, nonché il miglioramento qualitativo.

Stato patrimoniale

Dal lato patrimoniale la posizione finanziaria netta nella prima metà del 2019 cambia segno mostrando 1,6 milioni di indebitamento netto, per effetto degli investimenti realizzati nel periodo e pari a 2,8 milioni.

Per quanto riguarda il patrimonio netto, la crescita del 2018 (da 0,4 milioni a 5,4 milioni) è connessa all’aumento di capitale effettuato nell’ambito della quotazione all’Aim per oltre 3 milioni, mentre nel primo semestre 2019 recepisce il risultato conseguito nel periodo.

Ratio

I principali indicatori patrimoniali 2017 e 2018 non sono significativi in presenza di una posizione finanziaria netta positiva. Nel primo semestre, invece, sia l’indicatore del ripagamento del debito annualizzato sia il grado di indebitamento risultano particolarmente contenuti e rispettivamente a 0,37x e 0,25x.

Permane su livelli di tutto rilievo il ritorno per gli azionisti, con un Roe annualizzato a fine giugno 2019 pari al 35,7% (33,6% nel 2018).

Outlook

Alla luce del positivo andamento del primo semestre 2019 gli analisti di Integrae SIM (Nomad della società) hanno rivisto al rialzo le stime per il triennio 2019-2021, applicando un Cagr 19-21 sui ricavi pari al 32,3%, in rialzo di 5 punti percentuali rispetto alle precedenti stime. Conseguentemente l’Ebitda nel periodo è atteso in aumento in valore assoluto, nonostante gli analisti prevedono una marginalità pressoché invariata rispetto alle precedenti stime.

Pertanto, per l’intero 2019, anno in cui è prevista la crescita più sostenuta, il giro d’affari è stimato a 40 milioni (+86%), per poi raggiungere 70 milioni a fine periodo previsionale.

L’Ebitda, atteso a 4,7 milioni a fine 2019, dovrebbe quasi raddoppiare a 9 milioni nel 2021 (Cagr del 24%). La marginalità è attesa all’11,8% nel 2019 dal 15,8% di fine 2018, per poi recuperare nei due anni successivi rispettivamente al 12,2% e al 12,9%.

Nel 2021 l’utile netto stimato dagli analisti è pari a 5 milioni (1,8 milioni nel 2018).

Per quanto riguarda la posizione finanziaria netta. nel 2019 è ora prevista negativa per 2 milioni in relazione al piano di investimenti perseguito dalla società.

Punti di forza

  • Modello di business circolare in grado di creare una forte sinergia tra le diverse business unit.
  • Scalabilità del business.
  • Il commercio senza scambio di denaro valorizza prodotti e servizi trasformandoli in vere e proprie campagne pubblicitarie. Attraverso il barter, Portobello riesce ad incrementare il numero di potenziali clienti, favorire l’accesso a marchi prestigiosi in molteplici settori e trattare diverse tipologie di merci.
  • Con il barter vengono monetizzati immediatamente i prodotti acquisiti e rivenduti attraverso i canali di vendita, rispetto alle tempistiche necessarie al pagamento della pubblicità.

Punti di debolezza

  • Eventuale non tempestiva vendita di merci acquisite dall’attività di barter.
  • Mantenimento della brand awareness del marchio “Portobello” per farlo diventare un marchio di rilevanza nazionale.

Opportunità

  • Modello di business aperto.
  • Il credito di imposta (DL 59/2019) previsto per gli investimenti pubblicitari incrementali effettuati dalle imprese, offre opportunità di crescita del settore pubblicitario sui media locali generando un beneficio per Portobello e per i propri partner commerciali.

Minacce

  • Mutamento e stagionalità nei comportamenti d’acquisto da parte dei consumatori.
  • L’operatività potrebbe essere influenzata dal quadro macroeconomico e/o dal livello di fiducia di consumatori e imprese.
  • I settori media & advertising e retail sono settori altamente competitivi a livello globale nei quali già opera un numero consistente di operatori nazionali ed internazionali, alcuni dei quali di grandi dimensioni.

Borsa

Dall’avvio delle quotazioni, avvenuto il 13 luglio 2018 ad un prezzo di collocamento di 4,4 euro, il titolo Portobello ha mostrato un certo apprezzamento da parte del mercato, intensificatosi da fine settembre 2019 fino a toccare il massimo storico a 10,9 euro il 21 ottobre 2019.

L’azione ora viaggia in area 9,4 euro e nelle ultime 52 settimane ha messo a segno un rialzo del 109%, rispetto al calo del 9,7% segnato dal Ftse Aim Italia.

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